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PADRE FRANCESCO CARLINO, NEO – PARROCO DI ROCCELLA JONICA E MISSIONARIO IN AFRICA (intervista esclusiva)

PADRE FRANCESCO CARLINO, NEO – PARROCO DI ROCCELLA JONICA E MISSIONARIO IN AFRICA (intervista esclusiva)

20/11/2011



Intervista
di
Chiara Ursino
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Il 23 ottobre scorso nella comunità cristiana di Roccella Jonica (R.C.) si è insediato il nuovo parroco, Padre Francesco Carlino. Non conoscendolo e non vivendo a Roccella, ho chiesto all’amica Chiara Ursino di prendere contatti con Lui per realizzare una audio – intervista, un modo anche di presentarsi alla collettività, facendo conoscere la sua storia ecclesiastica. E, come al solito, Chiara ha svolto con puntualità il suo “compito”. Infatti, proprio oggi, 19 novembre, mi ha inviato il file audio dell’intervista e, come di consuetudine, anche delle brevi righe di presentazione all’intervista stessa. Questa volta, però, dopo aver ascoltato l’intervista, come segno di mio riconoscimento, ho creduto fosse mio dovere scrivere di mio pugno (maus) le note introduttive, per dire a Chiara che la testimonianza da Lei raccolta è una di quelle che veramente incidono e che fanno riflettere. In questa intervista esclusiva Padre Francesco racconta con vivo trasporto i suoi quindici anni di missionario in Africa, prima in Congo e poi in Ruanda, durante la drammatica guerra civile tra Tutsi e Hutu. Di come proprio a contatto con la morte, i sofferenti e i poveri, si comprende appieno il senso della propria missione. Ed ancora della morte che lo ha letteralmente sfiorato, quando ha contratto la malaria ed è stato costretto a rientrare in Italia. Ma la sua missione ora continua tra i giovani della Terra di Calabria ed in particolare di Roccella Jonica. E come dice la mia amica Chiara “il suo arrivo presso la nostra cittadina credo sia di innovazione per l’intera comunità […] forse proprio per la sua esperienza di vita vissuta in Africa ha la possibilità di trasmettere attraverso la parola di Dio il senso della vita e il valore del mondo. Le sue parole, almeno a me, rimangono impresse, incise nel cuore, e sono in grado di promuovere cambiamento e smuovere le coscienze di ognuno. Perché rimarca il valore della vita inteso come dono divino”.

Il saluto di Padre Francesco


 

 

 
Giovanni Certomà

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