26/04/2009
Mercoledì 22 aprile ci siamo recati a a Milano per visitare il Museo di Storia Naturale. Lo conoscevo già perché avevo avuto la possibilità di visitarlo alle elementari. Ci siamo ritrovati a scuola alle 8:00. Siamo entrati in classe, fatto l’appello e usciti abbiamo preso il pullman, con l’autista impaziente di partire. Arrivati, ci siamo diretti all’ingresso del BIOLAB, laboratorio in cui ogni ragazzo mostra le proprie capacità scientifiche. Sistemati giubbotti e zaini - che contenevano le merende che ognuno avrebbe consumato dopo - abbiamo raggiunto la nostra guida, Natasha, che ci ha accompagnato alla scoperta del regno delle piante e degli invertebrati. Sul regno delle piante abbiamo svolto un lavoro a gruppi: analizzare una pianta grassa. Anche sugli invertebrati abbiamo fatto un’attività: su due tavoli vi erano disposti, in modo separato, delle parti di insetti che bisognava ricomporre. Per questo laboratorio la classe è stata divisa in quattro gruppi , ma nessuno dei quattro ha eseguito in modo corretto “l’esperimento”. Dopo, Natasha ci ha dato delle conchiglie di cui bisognava individuare le somiglianze (striature, colore, forma, aperture) e separarle per specie. Finito abbiamo salutato la nostra guida e siamo usciti e in un parco vicino, abbiamo consumato il nostro pranzo al sacco. Quindi, siamo andati a visitare il Museo dopo l’attività laboratoriale di prima. Abbiamo visitato sia il piano di sottostante, in cui ci sono esposizioni di pietre (quarzo, topazio, zaffiro … ) e dei metalli preziosi (oro, argento, bronzo … ). Successivamente abbiamo osservato delle raffigurazioni che rappresentavano l’evoluzione dell’uomo con delle vetrine in cui sono rappresentati i diversi ambienti. Avremmo voluto visitare anche il piano superiore ma non c’è stato più tempo, perché era ora di rientrare a scuola. Ripresi i nostri zaini e giubbotti, siamo rientrati a scuola. È stata una giornata molto interessante sul piano culturale e soprattutto scientifico. Personalmente, mi ha insegnato ad amare di più i beni che la natura ci offre.