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UNA GIORNATA AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO

21/01/2012



Il giorno 17 gennaio io e i miei compagni della classe 1°B accompagnati dalle Professoresse Basile e Florio ci siamo recati al Museo di Storia Naturale di Milano. Dopo un breve viaggio in pullman, in compagnia della classe 1°D, con cui abbiamo riso e scherzato per tutto il tragitto, siamo arrivati a destinazione. Era una mattina molto fredda e noi eravamo tutti fuori davanti al Museo ad aspettare la Prof.ssa Basile che era entrata per chiedere informazioni. Finalmente la Prof., uscita, ci ha detto che saremmo andati prima al Biolab e che in seguito saremmo entrati al Museo. Il Biolab si trova nei Giardini Pubblici vicino al Museo di Storia Naturale e al Planetario. Qui ci sono laboratori didattici dove si possono sperimentare i fenomeni più affascinanti del mondo dei viventi. Entrati, abbiamo iniziato a parlare dell’evoluzione insieme alla nostra guida, una ragazza molto simpatica di nome Marta.
Ci siamo seduti per terra davanti a una ruota divisa in settori, che era collegata a una colonna che mostrava l’evoluzione di ogni essere vivente. Ognuno di noi ha girato la ruota e scoperto quale animale lo rappresentasse, io ero un coleottero, quindi facevo parte del gruppo degli insetti, che era il più numeroso. Marta ci ha poi diviso in quattro piccoli gruppetti e fatto costruire con dei pezzi in plastica e con delle parti calamitate, un insetto o comunque qualcosa che ci andasse molto vicino. Successivamente ci siamo spostati per fare un esperimento con due conchiglie e due fogli colorati. L’esperimento consisteva nel vedere come le conchiglie riuscivano a mimetizzarsi sulla sabbia e quindi condurre un ciclo vitale più lungo. Infine, Marta ci ha spiegato tutto sulla cellula animale e vegetale, usando due modellini in cui bisognava toccare una parte della cellula animale per poi ritrovarla in quella vegetale, nel caso che un organulo fosse presente solo in una delle due cellule, eravamo in presenza di una disuguaglianza. Arrivato il momento di fare merenda, ci siamo recati in un bar che si trova all’interno dei giardini e abbiamo comprato qualcosa da mangiare, ma faceva talmente tanto freddo che la pausa e’ stata breve. La nostra guida ci ha poi condotto all’interno del Museo di Storia Naturale dove ho visto animali di tutte le specie. Sono rimasta molto impressionata, sembravano vivi, ma si trattava di animali tassidermizzati, cioè era stato messo un manichino all’interno che veniva ricoperto da pelle vera di animale, mentre per gli occhi e la lingua erano stati usati materiali sintetici. Ho osservato orsi, canguri, serpenti, volpi e un fossile di balenottera comune, la più grande balena del mondo. Alle 13.00, dopo aver salutato la nostra guida, siamo risaliti sul pullman e abbiamo fatto ritorno a scuola. Mi sono divertita molto e’ ho imparato tante cose divertenti ma allo stesso tempo anche istruttive.
Ricordo che avevo già visitato il Museo quando andavo alle elementari ma resta sempre un posto che si può rivedere più volte senza mai annoiarsi.
di
Claudia Liviero

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Il 17 gennaio 2012 io e la mia classe, 1^ b, insieme alla  1^ d, abbiamo visitato il Museo di Storia Naturale di Milano. Il viaggio in
pullman è stato piuttosto lungo anche perchè c’era un po’ di traffico. Ma durante tutto il tragitto abbiamo chiacchierato, riso e
scherzato: non mi accorgevo di tutto quel tragitto che stavo facendo; il pullman andava così veloce che le case e gli edifici sembra-
vano solo sfiorare i nostri occhi per poi allontanarsi fino a non vedersi più. All’improvviso sento fermarsi il pullman sono riuscita a
inquadrare bene le case: eravamo arrivati a destinazione. Scesi, ci siamo ritrovati in un enorme giardino, pieno di piccioni, uccelli vari e cagnolini. La prima impressione è stata bella anche perchè in quel posto ci ero già andata in quinta elementare. Le professoresse Basile e Florio, nostre accompagnatrici, erano apri e chiudi fila. La professoressa Basile ci ha condotto fino
al Biolab, un laboratorio scientifico per ragazzi della mia età. Ci hanno fatto togliere il giubbotto e posare le borse e poi la nostra guida, di nome Marta, ha introdotto il primo argomento: l’EVOLUZIONE. Il termine è difficile da spiegare, così Marta ci ha fatto vedere e partecipare alla ruota “dell’evoluzione”. Essa era collegata a una colonna colorata che, tramite delle linee, mostrava l’evoluzione di un essere vivente. Dopo che ognuno di noi ha girato la ruota e scoperto quale animale lo "rappresentasse", Marta ci ha divisi in gruppi a seconda dell’animale che ci era capitato, e fatto costruire un insetto finto, con zampe calamitate, col busto e il resto di plastica: è stato FANTASTICO! Non mi era mai capitata una cosa del genere. Poi ci ha dimostrato come le conchiglie si adattano all’ambiente. Ma la cosa che mi è piaciuta di più del Biolab sono state le cellule in "3D". In poche parole… c’erano tre cellule, una animale, una vegetale e l’altra di batteri. Su di queste c’erano tutti i componenti: citoplasma, mitocondri, nucleo,
reticolo endoplasmatico, ecc. Quando si schiacciava uno di quei componenti appariva la figura sulla schermo che indicava anche le sue caratteristiche e la sua funzione: ISTRUTTIVO E DIVERTENTE, la combinazione perfetta! Dopo questa "lezione" le professoresse ci hanno condotto fuori, in giardino, dove abbiamo consumato la merenda...ma c’era un freddo! Là vicino c’era anche un bar e ci siamo entrati. Io ho offerto a due mie amiche un ciuppaciuppa a testa; poi me lo sono preso anche io. Una volta finito il nostro cibo siamo usciti di nuovo per andare al Museo e, una volta arrivati, abbiamo incontrato dei bambini più piccoli di noi che, probabilmente, dovevano partecipare a un’altra attività. Quando siamo entrati,come al Biolab, abbiamo posato tutto e successiva mente Marta ci ha portato ai piani superiori tramite le scale e ci ha detto che in quel museo gli animali esposti non erano imbalsamati, bensì tassidermizzati, cioè dell’animale vero restava solo la pelle, mentre le parti fragili, come gli occhi, venivano ricostruiti con materiali artificiali. Abbiamo ammirato ed osservato molti animali: nandù, cervi, volpi, orsi e un fossile di balenottera comune, ossia la più grande balena del mondo; nonché diversi ambienti, Australia, deserto del Sahara, prateria, Polo nord. Inoltre ci ha spiegato la differenza tra il Polo nord e il Polo sud. Al Polo nord, sotto il ghiaccio, si trova l’acqua, mentre al Polo sud, sotto al ghiaccio, c’è il terreno. Ma un’altra informazione era giunta alle nostre orecchie cioè che la volpe dei Poli si poteva chiamare in tre modi: polare, argentata e artica Ho saputo anche che il camaleonte non cambia colore della pelle ma lo muta a seconda della situazione: quando è arrabbiato diventa nero. Dopo questo lungo giro, attorno alle ore 13:30, siamo ritornati in
pullman per rientrare a scuola, perché avremmo dovuto fare Grammatica, purtroppo, però, siamo arrivati in tempo poco prima che suonasse la campanella dell’ultima ora. Quest’esperienza mi è piaciuta tantissimo perchè abbiamo imparato, divertendoci. Anche se l’avevo già fatta, questa uscita didattica mi ha sorpreso e istruito ancora di più. Rifarei questa uscita ancora tante volte.
di
Giada Cossu


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Il 17 gennaio abbiamo fatto una gita didattica al Museo di Storia Naturale di Milano, con gli alunni della 1^ D della scuola media”Verdi” di Corsico. Siamo saliti sul pullman, accompagnati dalle professoresse Basile e Florio. Il viaggio è durato un’ora ed abbiamo riso e scherzato insieme. Arrivati a destinazione ci siamo recati al BIOLAB dove ci ha accolto la guida, di nome Marta.
Marta ci ha spiegato l’evoluzione degli esseri viventi tramite una ruota. Per esempio ho scoperto che i molluschi sono di 120.000 specie diverse; gli ipterodatteri erano gli antenati degli uccelli di cui conosciamo 9.000 specie; invece I rettili vengono chiamati animali a sangue freddo. Gli animali variano in base agli ambienti e alle temperature che li circondano. Dawin è il primo scienziato che ha costruito il cerchio della vita. Altri esempi che Marta ci ha mostrato sono: - i coleotteri, che possono essere scarabei o coccinelle; - i funghi, che non sono da considerare dei vegetali; - le alghe, che hanno 30.000 specie diverse;
- gli aracnidi, che sono circa 60.000 specie; - i protozoi, molto antichi e hanno 35.000 specie ; - i batteri, che sono circa 4.500.000.
Poi siamo stati divisi in gruppi, ognuno rappresentava un animale;. Io facevo parte del gruppo degli insetti, il più numeroso e dovevamo costruire un insetto con parti di plastica. Poi ci ha mostrato le conchiglie che, e con l’aiuto di cartoncini arancione e giallo, ci ha spiegato come si mimetizzano. La parte per me più interessante, perché l’abbiamo appena studiata in scienze, è stata quando ci ha parlato della cellula animale e vegetale. Tramite dei modelli bisognava trovare una parte della cellula animale in quella vegetale. Quest’esperienza mi è piaciuta tantissimo perchè abbiamo Imparato, divertendoci. Anche se l’avevo già fatta, questa uscita didattica mi ha sorpreso e istruito ancora di più. Rifarei questa uscita ancora tante volte. coperto che ci sono 7 uguaglianze e 5 disuguaglianze tra le due cellule. Finito questo laboratorio, piccola pausa di 15 minuti per la merenda e poi siamo andati a visitare il museo di storia naturale. Qui abbiamo visto animali di tutte le specie. Ho scoperto che le giraffe non si adattano agli ambienti mentre i leoni sì; che il Sahara, nell’antichità, non era un deserto ma una savana; che al Polo nord, sotto il ghiaccio, si trova l’acqua, mentre al Polo sud c’è la terra. Poi abbiamo visto lo scheletro delle balene che sono dei mammiferi: a balenottera che ci ha mostrato era lunga 20 metri. Siamo rientrati a scuola alle ore 13.00. Quando frequentavo la scuola primaria avevo già visitato il museo. ma questa è stata sicuramente la più interessante ed ho imparato cose nuove.
di
Giulia Daffara

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Ho visitato il Museo di storia naturale alcune volte durante la scuola primaria, ma la visita di martedì 17 gennaio è stata particolarmente interessante e divertente. Abbiamo raggiunto il museo con un pullman privato, insieme alla 1°d e già durante la “corsa”, con i miei compagni, l’aria era frizzante per le risate, le battute; e ho scoperto che alcuni miei compagni sono molto spiritosi e, sinceramente non lo pensavo. Arrivati al museo la 1°d ha visitato le sale mentre noi, accompagnati dalle professoresse Basile e Florio, ci siamo recati al “Biolab” dove abbiamo conosciuto Marta, la nostra guida. Marta ci ha spiegato, attraverso uno strano macchinario, l’evoluzione della specie animale e vegetale. Utilizzando questa macchina ci siamo divisi in gruppi e abbiamo scoperto che il gruppo più numeroso è quello formato dagli insetti. Poi ci ha fatto costruire, in gruppo, degli insetti con pezzi di corpo d’altri insetti, non necessariamente veri, come per esempio petto d’ape, ali di farfalla, ecc.
Abbiamo visto alcune conchiglie: le bivalve, le gasteropodi e le clamis che sono quelle conchiglie colorate di uno stesso colore, giallo, rosso, rosa. Piccolo spuntino, intervallo e poi abbiamo visitato l’interno del museo. Mi ricordo che la balenottera osservata è lunga 20metri e più; il camaleonte diventa nero quando è arrabbiato; i colori sgargianti del pavone sono il segno di buona salute; e gli uccelli d’oggi sono legati ai dinosauri. Al termine del giro siamo tornati a casa. A parte le risate e le battute, dell’uscita mi è piaciuto soprattutto il “ biolab”, perché ho appreso diverse notizie sulle conchiglie, che mi piacciono molto. La nostra guida è stata molto chiara nelle spiegazioni. Mi è piaciuto il gioco di indovinare la cellula animale e quella vegetale.
Avevo già visitato il museo, ma penso che ogni volta ci sia sempre qualcosa di nuovo e interessante da imparare.
di
Lara Lovati

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Martedì 17 gennaio io e la mia classe, con le professoresse Basile e Florio, siamo andati al Museo di Storia Naturale di Milano. Una volta arrivati abbiamo attraversato i giardini pubblici fino a giungere all’ingresso del museo. Una volta entrati, delle signore in accordo con le nostre prof., hanno detto che dovevamo dividerci in due gruppi: il primo (in questo caso la 1^D) sarebbe andata a visitare il museo, mentre noi (1^B) il Biolab e successivamente il museo.
Al Biolab, come prima cosa, la guida ci ha fatto sedere per terra davanti ad un macchinario di forma cilindrica dalla cui base partiva una linea con delle ramificazioni rivolte verso l’alto. Questo cilindro si illuminava grazie ad un laser che era puntato su una ruota, che faceva girare la guida. Il cilindro rappresentava il ciclo completo della vita e dell’evoluzione terrestre. Poi abbiamo costituito dei gruppi di ricerca ed abbiamo girato a turno la ruota; ognuno di noi, in base all’essere vivente rappresentato dal cilindro, andava a far parte di un gruppo. Io non so se per fortuna o sfortuna sono capitata in un segmento formato solo da me. Successivamente la nostra guida ci ha suddiviso in quattro gruppi e fatto costruire con dei pezzi in plastica, un insetto: il mio gruppo ha costruito una libellula . Dopo aver costruito l’insetto ci siamo spostati di qualche metro ed abbiamo fatto conoscenza con il mondo delle conchiglie. Abbiamo eseguito un esperimento con due conchiglie e due fogli colorati (uno arancione e uno giallo). Spostandoci ancora di qualche metro siamo entrati nel mondo delle cellule, dove ho potuto osservare dei modelli di cellule in materiale plastico, ingrandite molte volte, e che, toccandole in vari punti, facevamo accendere uno schermo sul quale veniva illustrato sia il nome che la funzione di quel particolare componente della cellula.
Usciti dal Biolab abbiamo riattraversato i giardini pubblici e ci siamo fermati al bar per una breve pausa panino. Qui ognuno di noi ha comprato ciò che voleva, dopodichè, finalmente, siamo entrati al museo e, sempre in compagnia della guida, abbiamo visitato questo meraviglioso luogo. Ho osservato una gran quantità di animali, perfettamente ricostruiti, da sembrare vivi. La guida ci ha detto che erano fatti da uno scheletro in materiale plastico su cui era stata applicata la pelle vera dell’animale, mentre occhi, lingua etc. erano sostituiti da biglie di vetro e materiali sintetici.
Abbiamo poi parlato di diversi animali: il pavone, lo struzzo, la balenottera ed infine anche dei canguri.
Alle 13,55 abbiamo fatto ritorno a scuola come se fosse stata una normale giornata scolastica.
Nonostante ci fossi già stata più volte sia al Museo che al Biolab, non posso dire di aver fatto due volte la stessa esperienza; nel senso che, in questi luoghi, ci sono sempre novità istruttive ed affascinanti. Sicuramente ne avrò un buon ricordo, perchè è stata una giornata indimenticabile.
di
Federica Fusolo

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Il giorno 17 gennaio abbiamo fatto un’uscita didattica al Museo di Storia Naturale di Milano. Per prima cosa siamo andati al Biolab, dove abbiamo conosciuto una ragazza, bravissima, che ci ha fatto da guida per tutto il giorno. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo costruito alcuni insetti (mosca, ape, libellula ecc.) con dei pezzi magnetici.
Dopo ci ha spiegato, con l’aiuto di un cartoncino rosso e uno giallo, come le conchiglie vivono sulla sabbia.
Dopo questa esperienza abbiamo fatto una piccola pausa nel parco, per poi entrare al museo di storia naturale. Qua abbiamo iniziato a vedere alcuni animali, tra cui lama, orsi polari, elefanti, coccodrilli, tartarughe e uno scheletro di balenottera.

A me questa esperienza è piaciuta molto. Sicuramente ciò che ci è stato spiegato mi servirà per il futuro anche se, avrei preferito che avessero fatto vedere più animali. Spero di ritornarci presto e anche più di una volta.
di
Nicolò Pirera

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Martedì 17 Gennaio alle ore 8:00 gli alunni delle classi 1^ B e 1^ D, della scuola media “Verdi” di Corsico, hanno preso il pullman per andare al Museo di Storia Naturale. Il viaggio è durato circa un’ora e poi sono arrivati al museo, più precisamente prima, al Biolab, dove sono stati accolti dicendogli di posare giacca e zainetto dentro appositi contenitori colorati.
Poi è iniziato il laboratorio durante il quale la guida ha mostrato loro una ruota divisa in settori, ognuno corrispondente ad una specie di animale, e dopo avergliela fatta provare sono stati divisi in gruppi, ognuno rappresentante un animale. Il gruppo più numeroso era quello degli insetti che, infatti, sono gli organismi più numerosi sulla Terra, per la loro capacità di adattamento all’ambiente. Hanno costruito anche un insetto con delle parti in plastica dategli dalla guida. Dopodichè sono passati alle conchiglie e, per finire, gli è stato spiegato tutto sulla cellula animale e vegetale, esperimentando anche dei "modellini" in cui bisognava toccare una parte della cellula animale e ritrovarla in quella vegetale, in caso di assenza di organulo si diceva che era una disuguaglianza. Il tutto è durato circa mezzora e poi gli è stato concesso di fare merenda, ma non dentro, bensì fuori, al freddo. Poi sono stati condotti nella sede del museo vero e proprio dove hanno osservato animali di tutti i generi: dall’orso al serpente, dalla volpe al canguro. Gli animali avevano le sembianze reali, ma sotto la vera pelliccia c’era una fantoccio. La guida ha spiegato ai ragazzi molte cose sugli animali e sul loro ambiente, come per esempio che, al Polo Nord, sotto il ghiaccio, si trova l’acqua, mentre al Polo Sud c’è della terra. È stato detto loro anche che, la Balenottera Azzurra, anche se non sembrerebbe dal nome, è di dimensioni maggiori rispetto alla Balena comune. La gita di istruzione si è conclusa alle ore 13:00 con il rientro a scuola.
Questa gita d’istruzione è stata interessante e anche se ci ero già andata quando frequentavo la scuola elementare, è stata ugualmente bella, perchè abbiamo fatto laboratori differenti e ho imparato cose a me sconosciute e molto interessanti.
di
Elisa D’Amato

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Martedi’ 17 gennaio siamo andati con le professoresse Basile e Florio a visitare un laboratorio di carattere scientifico, chiamato ‘’Biolab’’ e il Museo di Storia Naturale di Milano. Tema della visita era: ‘’Evoluzione’’. La nostra guida, di nome Monica, ci ha spiegato che lo scienziato Darwin ha fatto il primo schizzo dell’ ‘’Albero della Vita’’. Ad un muro era attaccata una ruota che ognuno di noi doveva far girare e si potevano intravedere su di un teleschermo, le specie animali, quanti esemplari esistenti e la definizione delle specie stesse. A seconda dell’animale che ci proponeva lo schermo, venivamo a nostra volta sud-
divisi per lavorare in gruppo; le specie di animali più numerosi erano gli insetti. Gli insetti infatti, erano in quantità maggiore rispetto ai mammiferi (uomini). Successivamente siamo stati divisi in quattro gruppi. Dovevamo ricomporre un insetto
a piacere utilizzando delle piccole parti del corpo dell’animale messe a disposizione, tutte in materiale calamitoso.
Un’altra informazione molto interessante e’ stata la spiegazione sui due tipi di conchiglie: uno composto da due parti, chiamato ‘’bivalve’’; e l’altro composto da una parte chiamata ’’gasteropodi’’. Per questi due tipi di conchiglie la variabilità è fondamentale per la sopravvivenza tra gli individui della stessa specie. In seguito bisognava scoprire le caratteristiche comuni della cellula animale e di quella vegetale. Dopo una breve pausa panino ci siamo recati al Museo di Storia Naturale. Rilevante anche la presenza di ‘’geroglifici’’ sui quali erano incisi dei graffiti che rappresentavano delle giraffe che, a causa del cambiamento dell’ecosistema, hanno dovuto emigrare altrove e trovare un luogo più adatto per la loro sopravvivenza. Tutti gli animali presenti avevano subìto un processo di ‘’diorami’’, cioè la loro ricostruzione era avvenuta togliendo loro gli organi interni e gli occhi, dopodichè rimaneva solo la pelle, che veniva utilizzata, inserendo all’interno, un manichino. Altra particolarità è quella relativa al canguro, che rientra nella categoria del- l‘’endemismo’’, ovvero è una specie che vive solo in un determinato luogo (ambiente). Alla fine della nostra visita abbiamo osservato anche lo scheletro di una balena la quale, essendo un animale vertebrato, ha le stesse ossa degli animali della sua specie, ma con funzione e forma diverse. Consiglio questa visita a chi è interessato all’evoluzione della specie umana e degli organismi. La scoperta del mondo animale è sempre affascinante e ci permette
di capire in modo approfondito l’ambiente in cui viviamo.
di
Stefano Falcone

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Martedì 17 gennaio siamo andati al museo di Storia Naturale di Milano. Siamo partiti verso le 8:30 ,ad accompagnarci c’erano le professoresse Basile e Florio. Arrivati a destinazione ci siamo addentrati nel parco alla ricerca del Biolab; finalmente, dopo un po’ lo abbiamo trovato. Una volta entrati ci ha accolto la nostra guida che ci ha fatto svestire e posare gli zaini in delle ceste colorate. Non appena pronti, ha iniziato col presentarsi, dicendo il suo nome, ossia Marta. Come prima cosa ci siamo seduti davanti ad un grande cilindro rotante alla cui base c’era una linea bianca che si ramificava in tante altre linee colorate che, in alto, terminavano con il disegno di varie specie. Ci ha detto anche che il primo a fare uno schizzo dell’ “albero delle specie” fu Darwin. C’era anche una ruota, divisa in vari “spicchi”, a seconda della percentuale delle specie presenti sulla terra. Poi, a turno, ci alzavamo e la giravamo e, a seconda di quale spicchio veniva puntato dal laser, si era “classificati”in varie specie. Il gruppo più grande era quello degli insetti, infatti sulla terra sono presenti 360.000 specie diverse. Successivamente ci siamo disposti in cerchio attorno a quattro tavoli e abbiamo costruito quattro insetti diversi; non tutti però erano stati costruiti in modo esatto. Poi ci siamo seduti per terra, disposti in cerchio, e ci ha mostrato diversi tipi di conchiglie, spiegandoci che, quelle formate da due parti, si chiamavano bivalvi, mentre quelle formate da una sola parte, che girava su se stessa, si chiamavano gasteropodi. Dopo di che abbiamo visto le uguaglianze e le disuguaglianze tra una cellula animale ed una vegetale, grazie ad una rappresentazione plastica delle due cellule. Una volta usciti dal Biolab, mentre attraversavamo il parco, a piedi, abbiamo fatto merenda e dopo un po’ siamo entrati nel museo dove, ancora una volta, ci ha accolto Marta. Abbiamo osservato diversi animali: lo struzzo, il pavone e la sua femmina ecc. Ma la parte più importante è stata quella finale, quando abbiamo visto lo scheletro di una balenottera e numerose sue somiglianze con l’ uomo (soprattutto nella struttura scheletrica della pinna che è molto simile alla mano umana ). Finita la visita abbiamo attraversato il parco e siamo ritornati a scuola. Secondo me è stata una gita d’ istruzione molto interessante, perché abbiamo appreso dei concetti nuovi, come quello di evoluzione che, secondo m,e sono stati spiegati molto bene.
di
Mattia Sannino

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Il 17 Gennaio 2012 siamo andati al Museo di Storia Naturale di Milano per approfondire il tema dell’evoluzione. Durante il viaggio io e i miei amici abbiamo ascoltato la musica e guardato delle immagini sul telefonino.
Arrivati, abbiamo attraversato tutto il parco per poi entrare nel Biolab, dove abbiamo conosciuto la guida che. Dopo ci siamo seduti davanti ad un grosso cilindro su cui c’erano disegnati degli esseri viventi. A guidarlo c’era una ruota con vari settori. A turno abbiamo girato la ruota per capire quali specie fossero più numerose ed essere suddivisi quindi, in gruppi. Io sono rientrato nel gruppo dei vegetali. Fatto ciò, abbiamo scoperto che la specie più presente sella Terra sono gli insetti. Quindi ci siamo spostati davanti ad un tavolino dove c’era una barra di ferro messa in verticale ed attaccato ad essa c’era il torace di un insetto e noi, con i pezzi sparsi sul tavolino, dovevamo ricostruire l’insetto. Fatto ciò, abbiamo discusso su cosa avessimo sbagliato a montare. Poi ci siamo seduti a semicerchio e si è parlato delle conchiglie che, pur essendo di forme e colori diversi, appartengono alla stessa specie; dell’adattamento all’ambiente; e fatto delle prove con due conchiglie: una rossa e una gialla. Abbiamo preso due cartoncini colorati, uno rosso e uno giallo ed abbiamo notato che la conchiglia gialla è maggiormente visibile sul piano rosso e viceversa la conchiglia rossa. Poi siamo andati a parlare della cellula animale e della cellula vegetale. C’era un piano messo in posizione verticale dove c’erano in rilievo tre cellule: quella animale, quella vegetale ed infine quella batterica. Noi ci siamo soffermati sulle prime due. Nelle due cellule c’erano le parti che le componevano e noi dovevamo toccarle, per verificare le somiglianze e le differenze. Fatto ciò, siamo usciti dal Biolab per entrare al Museo. Durante il tragitto abbiamo fatto la pausa panino in un Bar. Abbiamo affrontato il tema dell’adattamento animale agli ambienti ed al clima. Questo fenomeno si chiama: endemismo. Poi abbiamo parlato di Darwin e della storia dei nandù, che si sono spostati dall’altra sponda del lago, per esigenze climatiche ed ambientali. La sera della vigilia di Natale, a casa Darwin, si mangiava nandù. Darwin, finito di mangiare, vide che le ossa erano diverse da quelle dei nandù comuni. Allora andò in cucina, prese la pelle e la osservò; notò che era diversa dalla solita pelle dei nandù e si recò nella zona in cui furono catturati i nandù e accertò effettivamente che erano differenti. Da allora in poi quella specie fu chiamata “nandù di Darwin”. Infine, abbiamo parlato di alcune zone del mondo dove prima il clima, la vegetazione e, soprattutto, il territorio, erano diversi. Ad esempio: in un angolo del Sahara c’è una roccia in cui è incisa una giraffa; questo significa che prima c’era un ambiente diverso. Oppure nelle Dolomiti, se si scava, si trovano le conchiglie; a dimostrazione che prima c’erano dei fondali marini. Questa esperienza a me è piaciuta molto nonostante l’avessi fatta. Ho appreso nuovi argomenti e soprattutto mi sono divertito tanto.
di
Francesco Franchina

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Martedì 17 gennaio io e la mia classe siamo andati a Milano, al museo di Storia Naturale. Eravamo due classi: 1^ B e 1^ D. Dopo aver attraversato un lungo parcho, la nostra prima tappa è stata il Biolab. La nostra guida, Marta, ci ha parlato dell’ evoluzione: degli insetti, delle piante, dei mammiferi, degli anfibi e dei pesci. Dopo di che ci siamo classificati anche noi in base a quello che usciva girando una ruota. Quindi c siamo divisi in gruppi, per ricostruire con dei pezzi, un insetto. Successivamente Dopo ci siamo messi in cerchio e parlato delle conchiglie e delle cellule animali e vegetali. Terminato ciò abbiamo fatto una pausa prima di recarci al museo, dove ci state spiegate le caratteristiche di diversi animali: camello, tigre, elefante, cervo, pinguin ecc.
Questa uscita mi è piaciuta, anche perchè sono un’amante degli animali. come giudizio L’ambiente era molto curato e organizzato e la nostra guida è stata molto chiara nelle spiegazioni. Quanto abbiamo appreso ci servirà, sicuramente, nel nostro futuro percorso scolastico.
di
Naike Marano

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Nella giornata trascorsa al bio – lab ci hanno spiegato che gli esseri viventi più numerosi sulla terra sono gli insetti.
La guida del museo ha diviso la classe in quattro gruppi ed ad ognuno ha dato uno scheletro di insetto da ricostruire, spiegandoci così tutte le parti del suo corpo. Successivamente ci hanno fatto spostare sul tavolo delle conchiglie e mostrato come non sono fatte per accogliere il mollusco al loro interno. Le conchiglie “giuste” sono o quelle ad aspirale o quelle chiuse come le vongole e le ostriche perché proteggono il loro ospite.Al museo di Storia Naturale abbiamo potuto osservare molti animali a grandezza naturale, tassidermizzati (animali che all’interno sono sostenuti da una struttura artificiale la quale sostituisce lo scheletro e le parti non conservabili), l’unica cosa autentica è la pelle usata per ricoprirli. Gli animali tassidermizzati mi sono piaciuti molto perché sembravano reali, soprattutto i leoni, l’elefante e la balenottera blu. In questo museo ci ritornerei volentieri, perché mi è piaciuta l’esperienza di conoscere ed osservare animali di varie specie e provenienza.
di
Matteo Monaco

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Laboratorio Biolab
Il giorno 17 gennaio, insieme alla classe 1^ D, ci siamo recati al Museo di Storia Naturale di Milano, accompagnati dalle professoresse Basile e Florio. Non appena entrati abbiamo visto tre strumenti: una ruota, un cilindro a forma di tronco dove all’esterno c’ erano dei disegni di animali; e uno schermo. La nostra guida, Marta, ci ha fatto girare la ruota e in base all’animale che usciva, dovevamo dividerci in gruppi, e abbiamo notato che il gruppo più numeroso era quello degli insetti.
Poi ad ognuno di noi ha fatto costruire degli animali. Successivamente ci hanno fatto vedere alcune conchiglie, una gialla e una rossa e spiegato le loro caratteristiche attraverso due fogli, uno giallo e uno rosso, per spiegarci come si mimetizzassero.
Infine ci ha illustrate le differenze e le uguaglianza della cellula animale e quella vegetale, attraverso uno schermo.
Museo Storia Naturale
Non appena entrati la nostra guida ci ha fatto vedere l’ambiente dei deserti del Sahara e di quello africano di Namid. All’interno della teca si trovava anche una pianta in grado di vivere anche 1000 anni nello stesso ambiente. Procedendo per il corridoio ci siamo fermati nella teca dei canguri: quando nascono i piccoli misurano solo 3cm. Ci è stata anche raccontata una storia riferita a di Darwin… Andando ancora avanti abbiamo sostato davanti alla teca dove c’era una piccola volpe. Ne esistono de tre tipi: Volpe Argentina, Volpe Artica, Volpe Polare. Alle volpi cade il pelo in un periodo della stagione e certe volte possono cambiare i colori della pelliccia: n inverno (che fa freddo) bianca; in autunno (che fa caldo) marroncino. Appesa al corridoio, in alto, con dei fili, c’era uno scheletro dell’ottocento di balenottera. Infine, è stata la volta di due pavoni, che possono essere di due colori: femmina, colore grigio; maschio, colore blu. I pavoni devono essere molto forti perché hanno una coda che pesa 1kg.
di
Giulia Franchi

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Il giorno 17 gennaio 2012, una volta arrivati a scuola, con le professoresse Florio e Basile, abbiamo preso il pullman per andare al Museo di Storia Naturale di Milano. Non appena arrivati prima siamo andati al Biolab, dove abbiamo incontrato la nostra guida, che ci ha spiegato l’evoluzione degli animali. Ci ha fatto vedere un cilindro dove c’erano disegnati degli animali e collegato al cilindro una ruota. Daver girato la ruota uno per uno, siamo stati divisi in gruppi e, su un tavolo, abbiamo costruito un insetto, la cui specie è la più numerosa della Terra. Poi ci sono state mostrate delle conchiglie: Bivaldi, Gastropodi e Clamis. Finito, abbiamo fatto merenda e poi abbiamo fatto il nostro ingresso nel museo dove abbiamo osservato dei diorami e uno scheletro di balenottera azzurra. Alla fine della visita al museo risaliti sul pullman per tornare a scuola. È stata una giornata entusiasmante, perchè ho appreso nuove conoscenze.
di
Alessandro Puorto

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Il 17 gennaio siamo andati al Museo di Storia Naturale. Quando sono entrato in classe ero entusiasta, e curioso di scoprire cosa ci aspettasse. Appena saliti sul pullman mi sono seduto ed ho ascoltato la musica tutto il tempo. Dopo essere arrivati ci siamo avviati verso il museo, ma ci è stato detto che saremmo dovuti andare prima al BioLab, una specie di “laboratorio” dove ci sono state spiegate diversi aspetti dell’evoluzione, facendoci ricostruire persino il modellino di un insetto. Io e i miei compagni abbiamo fatto un insetto stranissimo, con il posteriore enorme, una faccia orripilante e delle ali piccole piccole; ma non è venuto malissimo, anzi ci hanno fatto i complimenti. Mi ricordo di esserci già stato, ma questa volta e’ stato bellissimo e ho appreso molto. Quando siamo usciti abbiamo fatto merenda e un giretto per il parco, ci siamo fermati in un bar. Poi è arrivato il bello, siamo entrati nel museo, era impressionante c’erano teste di rinoceronti e di elefanti dappertutto. La stessa signorina che ci aveva fatto da guida al biolab è rimasta con anche al museo. Quando passavamo per i corridoi era strabiliante perchè c’erano animali che ti fissavano in un modo pauroso, poi avevano la bocca spalancata e tra le zampe c’era sempre qualcosa, e sembravano veri. Comunque e’ stata una giornata fantastica!
di
Carlo Tarantino

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Martedì 17 gennaio 2012 siamo andati a visitare il Museo di Storia Naturale. L’argomento era l’evoluzione. Come prima cosa siamo andati al Biolab, un laboratorio. La nostra guida, Marta, era simpatica e spiegava molto bene. posati zaini e giacche l’abbiamo seguita e ci ha condotti davanti ad un cilindro blu, gigantesco, con una linea bianca da cui partivano tanti rami che arrivavano fino alla fine del cilindro cilindro stesso, su cui c’era un animale disegnato. Davanti a quel cilindro, detto da Darwin "albero della vita", c’era una specie di grande rotella che girava e indicava un animale, illuminando il ramo che lo rappresentava. Marta ci ha fatto girare quella ruota, per dividerci e vedere quali erano gli esseri viventi più numerosi sulla Terra. Io ero un eubatterio, uno dei primi organismi unicellulari formatisi. Alla fine abbiamo notato che gli insetti erano i più numerosi. Poi siamo stati divisi in quattro gruppi e ci siamo messi davanti a due tavoli dove abbiamo dovuto ricostruire con dei pezzi sparsi degli insetti. Finito, ci siamo seduti per terra e lei ci ha spiegato dove avevamo sbagliato nel composizione. Dopo ci siamo messi a cerchio e, presa una scatola con all’interno delle conchiglie, con due cartoncini, uno giallo e uno rosso, i colori delle conchiglie, ha fato un esperimento. Marta ha messo le due conchiglie sul cartoncino giallo e ci ha chiesto quale delle due sarebbe sopravvissuta. Ha fatto la stessa cosa con quella rossa e il cartoncino rosso. Successivamente ci siamo spostati davanti ad uno schermo dove c’erano una cellula vegetale e una animale. Ci ha chiesto di individuare quali erano le somiglianze e le differenze. Poi ci ha chiesto se il fungo è un animale o un vegetale. E ci ha spiegato che è tutte e due le cose. Infatti è un animale perchè non svolge la fotosintesi clorofilliana ed un vegetale perchè è autotrofo. Finito al Biolab, ci siamo spostati al museo e nel tragitto abbiamo fatto merenda.
Dentro al museo non abbiamo visto molti animali, perchè era veramente molto grande. Sempre Marta ci ha spiegato che il canguro appena nato misura circa 3 cm e fa tutto da solo; che non tutti gli animali si mimetizzano. E mentre noi ci spostavamo da un posto all’altro, c’era sempre un gruppetto che rimaneva indietro ad osservare tutti quegli animali. Questa gita mi è piaciuta molto, perchè ho gradito il modo in cui la guida ci ha spiegato e fatto capire gli argomeni; e in più mi sono piaciuti anche gli animali che abbiamo visto.
di
Fabiola Luschakay








 

 










 

 


 

 
Autori Vari - classe 1^ B_Media_"Verdi"_Corsico_(MI)

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