A ruota libera

Cassazione dura con De Magistris

Cassazione dura con De Magistris

27/03/2008



”La sezione disciplinare del Csm ha disposto il trasferimento di Luigi De Magistris da Catanzaro e dalla funzioni di pm. Il trasferimento non è immediatamente esecutivo, ma è una pena accessoria alla condanna principale, che è quella della censura. Ciò vuol dire che diventerà operativo solo quando il provvedimento sarà diventato definitivo. Quando cioè, dopo un più che probabile ricorso, si saranno pronunciate le sezioni unite della Cassazione. La richiesta di trasferimento da Catanzaro e dalla Procura era stata avanzata dall�ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che però aveva chiesto l�adozione di questa misura in via d�urgenza, il che avrebbe significato l�immediato allontanamento di De Magistris. �C�è stata una serena discussione e una condivisione unanime�, ha affermato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino in merito alla sentenza. �Certo - ha aggiunto - decisioni del genere non si prendono allegramente�.

�Decisione inaccettabile�. De Magistris accusa il Csm di aver preso �una decisione grave e inaccettabile� e aver �scritto una pagina ingiusta nei confronti di un magistrato che non ha fatto altro che esercitare il proprio dovere� applicando l�articolo 3 della Costituzione sull�uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. E non si dà per vinto: �Utilizzerò ogni strumento previsto dall�ordinamento democratico per dimostrare la correttezza del mio operato. Prima o poi le cose saranno chiare a tutti�.

I fatti per cui è stato condannato. Provvedimenti �abnormi�, come il decreto di perquisizione nei confronti del procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, o come quello con cui aveva disposto che i nomi di due indagati, il senatore Giancarlo Pittelli e il generale Walter Lombardo Cretella, fossero secretati in un armadio blindato. E� anche per questo che De Magistris è stato condannato. Ma pure per non aver chiesto la convalida di provvedimenti di fermo, e per aver trasmesso alla Procura di Salerno il fascicolo dell�inchiesta �Poseidone� dopo che gli era stata avocata dal procuratore di Catanzaro. La sezione disciplinare lo ha riconosciuto colpevole anche per non aver informato dei suoi provvedimenti i suoi diretti superiori.

Assolto per fuga di notizie. De Magistris è stato assolto da alcune delle accuse che gli aveva mosso la Procura generale della Cassazione, a cominciare da quella di non aver adottato le misure necessarie per impedire la fuga di notizie sulle sue inchieste. Tra gli episodi contestati, anche la vicenda della fuga di notizie sull�iscrizione del presidente del Consiglio, Romano Prodi, nel registro degli indagati nell�ambito dell�inchiesta �Why Not�. L�assoluzione riguarda anche l�accusa di aver avuto �rapporti disinvolti� con la stampa e di essersi presentato all�opinione pubblica come �vittima di persecuzione da parte di politici e magistrati�. Come pure è stato assolto dall�addebito di aver diffuso �sospetti� senza prove nei confronti di superiori e colleghi.

I tempi. De Magistris non dovrà lasciare la Procura di Catanzaro finché non ci sarà la pronuncia definitiva da parte delle sezioni unite civili della Cassazione, di fronte allle quali il pm può impugnare il verdetto del tribunale delle toghe. Il provvedimento, infatti, di fronte a un ricorso in Cassazione resta sospeso, proprio perché si tratta di una sanzione accessoria e non di un trasferimento cautelare. Bisognerà attendere ora il deposito delle motivazioni del Consiglio superiore della magistratura, che per legge avviene entro 30 giorni, ma per il quale possono esserci rinvii. Dopo di esso, il pm potrà preparare un ricorso alla Suprema Corte. Si può prevedere, dunque, che passeranno molti mesi prima che si arrivi a scrivere la parola fine su questa vicenda”.


da
Repubblica.it