A ruota libera

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

27/03/2008



”La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il ’riempimento’ dell’universo, pubblicata da Nature, sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell’Istituto di Sistemi Complessi dell’università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale.

Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l’universo sia ’liscio’, cioé che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della ’materia oscura’, una sostanza che riempirebbe il 95% dello spazio. ”La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell’universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni”.

Tra i principali ’avversari’ di questa teoria c’é il gruppo di astronomi dell’Università di New York guidato da David Hogg. Secondo Hogg la teoria dei frattali ”Crea più problemi di quanti non ne risolva”, a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. ”Io non sono d’accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull’ultimo numero della rivista New Scientist - non si può dire che finché non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c’é qualche legge che deve cadere che cada”.

Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c’é anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell’universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature. Il risultato di Massey è stato che anche questa ’sostanza misteriosa’ sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. ”Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l’analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant’é vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le elucubrazioni che vogliamo”. Altre prove in un senso o nell’altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti”.


da
ansa.it
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