A ruota libera

STAMINALI: UNA NUOVA MINIERA NEL LIQUIDO AMNIOTICO

STAMINALI: UNA NUOVA MINIERA NEL LIQUIDO AMNIOTICO

27/03/2008



” Il liquido amniotico potrebbe rappresentare una fonte alternativa di cellule staminali per la medicina rigenerativa, potenzialmente migliori sia delle adulte sia delle embrionali. Al suo interno ci sarebbe, infatti, un nuovo tipo di cellule staminali a uno stadio intermedio tra embrionali e adulte e con al suo attivo gli aspetti vantaggiosi di entrambe. E’ la scoperta che corona sette anni di accurati lavori diretti da Anthony Atala della Wake Forest University a Winstom-Salem, Usa, che insieme a Paolo De Coppi, ha isolato le nuove cellule staminali dal liquido scartato dopo l’amniocentesi, il test per rilevare eventuali malattie del nascituro.

Secondo quanto reso noto sulla rivista Nature Biotechnology, le nuove cellule, battezzate ’staminali derivate dal liquido amniotico’, sono potenzialmente utilissime in medicina rigenerativa poiche’ si isolano facilmente, si moltiplicano in fretta raddoppiando in 36 ore e sembrano versatili come quelle dell’embrione. Infatti, si possono trasformare in molti tipi cellulari adulti che poi, sia in vitro che su animali, sono risultati funzionali come normali cellule adulte.

E se in quanto a versatilita’ si tratterebbe di staminali somiglianti a quelle dell’embrione, le cellule del liquido oltre alla facile reperibilita’ hanno vantaggi aggiuntivi: non richiedono cellule nutrici come guida, non producono tumori, quindi non sono pericolose. ’’Si sa da decenni - spiega Atala - che sia la placenta sia il liquido amniotico contengono delle cellule progenitrici derivanti dall’embrione in sviluppo, ma noi ci siamo chiesti se tra queste cellule potessimo catturare anche cellule staminali vere e proprie e la risposta e’ stata affermtiva’’. Il team di Atala ha infatti scoperto nel liquido amniotico un piccolo numero di queste nuove staminali, che appaiono a uno stadio intermedio tra le staminali adulte e le embrionali e sembrano piu’ vantaggiose delle une e delle altre.

L’equipe e’ poi riuscita a trasformarle in tutti i principali tipi cellulari del corpo umano. Infatti, come solo con le cellule embrionali si puo’ fare, le staminali del liquido amniotico possono esser trasformate in laboratorio in molte cellule adulte, corrispondenti a ciascuno dei tre tessuti basilari dell’embrione: cellule muscolari, ossee, sanguigne, nervose, di grasso ed epatiche. Le cellule adulte da esse ottenute sono sane e funzionanti. Per esempio, racconta Atala, le cellule nervose prodotte a partire dalle nuove staminali, impiantate nel cervello di topolini malati, hanno ripopolato le aree cerebrali degenerate. Le cellule ossee hanno ricostruito il tessuto osseo in topi e quelle epatiche si sono dimostrate capaci di produrre urea.

La loro pronta disponibilita’ (basta recuperarle dall’amniocentesi) e facilita’ di crescita, le rende una fonte di cellule alternativa potenzialmente utile in medicina rigenerativa. Teoricamente, secondo Atala, una banca con 100 mila esemplari di queste staminali potrebbe supplire la necessita’ del 99% degli americani con perfetta compatibilita’ genetica per il trapianto”.


da
Ansa.it
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