A ruota libera

Benigni legge Dante a Santa Croce

Benigni legge Dante a Santa Croce

27/03/2008



”Davanti alla tv, quel 23 dicembre del 2002, per L’ultimo del Paradiso, rimasero incollati oltre 12 milioni di telespettatori (45,48% di share su Rai Uno): quanta gente potrà contenere, dal 21 al 25 luglio, a Firenze, piazza Santa Croce, visto che c’è Roberto Benigni che legge, narra e commenta dieci Canti dell’Inferno dantesco? Impossibile fare il calcolo, facile pensare al risultato: saranno in tanti. Uno dei luoghi più belli della città dei Medici ospita quello che si configura come un evento, TuttoDante, una lectura Dantis dell’attore e regista toscano, in piazza, per tredici serate. E attenzione: ”Chi non viene allo spettacolo è un coglione e un indegno - ha detto Benigni durante la presentazione dello spettacolo, a Palazzo Vecchio - a chi viene, invece, gli levano l’Ici. E’ una promessa del Comune”.

Dieci serate dedicate all’esposizione, in forma narrativa, di dieci canti dell’Inferno. E le ultime tre serate, invece, dedicate ai Canti più celebri della Commedia: quello di Ulisse (Inferno XXVI), quello del conte Ugolino (Inferno, XXXIII), e il canto XXXIII del Paradiso dedicato alla Vergine. E proprio quest’ultimo rappresenta una perla nell’evento. Perché Benigni torna ad affrontare il Canto alla Madonna dopo tanti anni.

Benigni parla dei Canti come di ”puntate di un serial, se senti la prima torni perché vuoi sapere come va a finire” ma poi accenna anche all’importanza di ”far tornare Dante in Santa Croce”, come dire che l’anima di Firenze si restituisca alla città. E infatti TuttoDante, come sottolinea il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, non sarà solo un evento, ma la restituzione dell’identità, e quindi della sua anima, alla città universale che ha dato al mondo il primo Poeta davvero universale.

Ma la solennità delle parole del primo cittadino è infranta da quelle dell’attore: ”Volevo fare una tournée sulla politica, ma Berlusconi ha perso e ha levato il lavoro ai comici. Siamo rovinati. I comici, ma anche Putin, che non sa più dove andare in vacanza. Prodi gli ha offerto l’affitto in un hotel a Casalecchio di Reno a sue spese. Anche Blair non si può mettere più la bandana da solo, siamo tutti rovinati”.”


da
Repubblica.it
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