Non dubitare mai di se stessi.
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Il vescovo di Locri ai parroci: ”Scomunica per chi uccide”
27/03/2008
LOCRI - ”Scomunica per chi spara e uccide”. Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri-Gerace, una delle zone a più alta densitù di omicidi d’Italia ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera a tutti i parroci della diocesi con la quale caccia dalla Chiesa coloro che commettono violenze, sparano e uccidono e fanno abortire la vita dei giovani. Il testo della lettera sarà letto domenica prossima 2 aprile in tutte le chiese della diocesi di Locri.
”Condanno - scrive il vescovo - nel più forte dei modi questa ripetuta violazione della santità della vita nella Locride. La condanno con la scomunica. Quella stessa scomunica che la Chiesa lancia contro chi pratica l’aborto, è ora doveroso, purtroppo, lanciarla contro coloro che fanno abortire la vita dei nostri giovani, uccidendo e sparando, e delle nostre terre, avvelenando i nostri campi, in applicazione estensiva del Canone 1398 Cjc, sentendo che questa grave sanzione giuridica ci aiuterà di certo a prendere sempre più coscienza del tanto male che ci avvolge, per poi saper reagire con fermezza e ulteriore impegno nel bene, nella difesa della vita, nella preghiera sempre più intensa per chi fa il male, nella formazione in parrocchia, seminando speranza nelle scuole, negli oratori, nei gruppi ecclesiali”.
Facendo riferimento ai numerosi avvenimenti in cui si è ”violata la sacralità della vita”, in forme diverse, ma tutte ”ugualmente e gravemente feroci” mons. Bregantini sottolinea che ”tutto questo ci coinvolge, in profondo dolore”. Per questo è necessario ”risvegliare le nostre coscienze, perché mai si lascino abituare al male, ma sempre possano attivare le necessarie forme di reazione, nella logica della Pasqua anche con le tante lacrime versate in questi giorni”.
da
Repubblica.it
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