Non dubitare mai di se stessi.
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Migliaia in corteo a Locri
27/03/2008
”La pioggia non ha fermato le migliaia di persone che stamattina, a Locri, hanno preso parte alla manifestazione promossa dalla Carovana antimafie organizzata ogni anno dall’associazione ”Libera” presieduta da don Luigi Ciotti. L’appuntamento, di cui più volte negli ultimi giorni si è discusso sul blog dei ragazzi di Locri, ospitato da Repubblica Scuola&Giovani, ha visto la partecipazione, secondo gli organizzatori, di circa cinquemila persone, (duemila secondo altre stime).
Tantissimi i giovani della Locride presenti. Moltissimi anche i ragazzi provenienti da altre regioni: Una cinquantina di autobus sono partiti da Perugia, Torino, Roma, da diverse città della Toscana, dalla Sicilia. Sono stati organizzati treni dalla Sicilia, dalla Toscana, dall’Umbria. In molti sono partiti con le proprie macchine per raggiungere la città.
I balconi delle case di Locri sono stati ricoperti con i lenzuoli bianchi che, dal periodo della Primavera di Palermo, hanno rappresentato e rappresentano la voglia di riscatto di una città. I ragazzi hanno sfilato in corteo con gli striscioni con su scritto ”Il sud è rock, la mafia è lenta” o ”La mafia uccide, il silenzio pure”.
Alla Carovana antimafie hanno preso parte, tra gli altri, don Luigi Ciotti, il vescovo di Locri monsignor Giancarlo Bregantini, il deputato dei Ds e componente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Lumia, il senatore Nando Dalla Chiesa, il sindaco di Locri Carmine Barbaro, amministratori regionali, provinciali e comunali.
In piazza c’erano anche diversi familiari di vittime della ’ndrangheta. Tra questi la moglie e i figli del meccanico Fortunato Correale, assassinato a Locri dieci anni fa dalla criminalità organizzata per aver riferito alle forze dell’ordine chi di notte aveva danneggiato le auto di proprietà di alcuni carabinieri, ”compiendo così - ha ribadito la vedova - il proprio dovere a pieno”.
E la Carovana è partita proprio dall’abitazione di Fortunato Correale: ”Sul muro si vedono ancora i fori delle pallottole che lo hanno ucciso”, racconta Miriam Di Peri, una delle animatrici dell’iniziativa. Poi, dopo una marcia di cinque chilometri, sotto una pioggia intensa, la Carovana ha raggiunto il liceo scientifico Zaleuco, dove si è svolto un incontro-dibattito. Qui ai ragazzi di Locri sono stati consegnati i quaderni raccolti nelle scuole con le firme e i messaggi dei loro coetanei di tuttta Italia. ”E’ stato un momento molto emozionante”, ha detto Michele Langella, della Carovana.
L’onorevole Lumia ha ribadito che lo Stato dovrà ”colpire le organizzazioni criminali con i fatti, con le leggi e sul piano finanziario”. ”Attenzione, però - ha aggiunto don Luigi Ciotti - perché d’ora in poi non ci si potrà più fermare alle carovane, alle marce, alle fiaccolate, ai convegni, che rimangono sì importanti, ma che devono essere seguiti da fatti reali e concreti, da processi di sviluppo, di legalità, di occupazione, di controllo intelligente del territorio, di infrastrutture e di servizi”.
”Ci vuole - ha detto il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Giancarlo Bregantini - un impegno progettuale importante per la Locride. Per cominciare, ad esempio, sono d’accordo con la proposta dei sindaci del comprensorio che nei giorni scorsi hanno chiesto un intervento finanziario straordinario da inserire nella finanziaria per i comuni della locride”.
Lunedì a Locri si terrà un’altra grande manifestazione contro la ’ndrangheta. Prevista la partecipazione di miglia di persone. Sono annunciate le presenze di decine di amministratori locali, dei leader dei partiti dell’Unione, Piero Fassino, Francesco Rutelli, Enrico Boselli, Lamberto Dini, Antonio Di Pietro, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliverio Diliberto e del leader del centrosinistra Romano Prodi. ”
da
”Repubblica.it”