A ruota libera

Paul Tergat vince a New York

Paul Tergat vince a New York

27/03/2008



” Finale al cardiopalma alla Maratona di New York, vinta da Paul Tergat. Dopo quarantadue chilometri attraverso le strade della Grande Mela, all’imbocco del viale alberato che porta al traguargo in Central parck si sono presentati in due. Spalla a spalla: il keniota Paul Tergat, uno dei migliori atleti della storia del fondo, e il sudafricano Hendrick Ramaala, vincitore lo scorso anno su questo stesso traguardo. E a quel punto è partito un appassionante sprint nei cento metri finali: Tergat ha preceduto di un metro scarso il suo avversario che è crollato a terra sulla linea del traguardo. Tanto che i due atleti sono stati accreditati dello stesso tempo finanle: due ore, 9 primi e 30 secondi.
Terzo posto per il beniamino di casa, lo statunitense Meb Keflezighi, nel finale di gara rimasto indietro di ventisette secondi. Sesto posto per Alberico Di Cecco, il migliore degli azzurri in 2 ore, 11 minuti e 33 secondi. Il vincitore dell’ultima edizione della maratona di Roma è rimasto con il gruppo di testa per buona parte della gara, tentando anche un allungo a due terzi del percorso sul ponte di Queensborough. Ma è stato poi ripreso dal ”treno” degli atleti africani.

Paul Tergat, 36 anni, è l’unico mezzofondista che sia riuscito a detenere la migliore prestazione mondiale in tutte e tre le specialità della ”corsa lunga”: 10.000 metri, mezza maratona e maratona. E’ cresciuto nella scuola dell’allenatore italiano Gabriele Rosa, che ha portato al successo, oltre a lui, molti suoi connnazionali divenendo un punto di riferimento per tutto il mondo dell’atletica.

Tra le donne, prima volta di una lettone: ha vinto Jelena Prokopcuka in 2h24’41” davanti alla keniana Susan Chepkemei e alla etiope Derartu Tulu. Quinta piazza per l’azzurra Bruna Genovese.

E poi, dietro i professionisti, la grande sfida dei trentacinquemila partecipanti alla maratona più famosa del mondo e la grande festa che tradizionalmente la accompagna per le strade della città. Gli italiani, quasi 3.400, hanno rappresentato la delegazione più folta dopo quella degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Tra loro anche alcuni appassionati ”vip”, come Gianni Morandi e il dj Linus, veri e propri aficionados della gara.”


da
”Repubblica.it”
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