A ruota libera

Presentato al pubblico ”Due gambe e un cuore”

Presentato al pubblico ”Due gambe e un cuore”

27/03/2008


Relazione di presentazione a cura del prof. Manno Enzo



“Due gambe e un Cuore”, “titolo più che mai azzeccato”, ho pensato appena allorché
freneticamente scorsi le prime righe…e soprattutto un pensiero mi ha accompagnato nella lettura: “ancora una volta mi hai sorpreso, caro amico mio”. Ho letto con frenetica avidità (come è mia abitudine fare con le fatiche letterarie del caro collega) e soddisfacente piacevolezza gli articoli contenuti in questo lavoro, da cui traspare nella sua disarmante semplicità la personalità o meglio (cosa ancor più speciale) la persona che ho la fortuna di conoscere da molti anni e a cui sono legato da affetto e stima non adeguatamente descrivibili da alcuna frase che io sia in grado di comporre. E’ un onore e un immenso piacere poter condividere pubblicamente i pensieri e di esprimere le sensazioni che hanno allietato il mio animo nel leggere questo volumetto. Non sono ancora riuscito a sondare nel profondo dell’animo dell’autore Giovanni Certomà il motivo per cui abbia chiesto al sottoscritto di presentare questo lavoro considerato il tema particolare, che soltanto in superficie può definirsi esclusivamente sportivo: spero ugualmente di non deluderlo. Con l’autore abbiamo sempre condiviso, pur nelle diversità di vedute, a volte sottili, a volte sostanziali, Valori e Ideali che, per formazione e imprinting culturale, riteniamo fondamentali per tessere l’esperienza attraverso cui si snoda il fluire delle nostre vite. Valori e Ideali senza i quali riteniamo che la nostra esistenza sarebbe poco più che un semplice ciclo biologico, magari soltanto più dispendioso di energie e risorse (e più inquinante) di altre specie. Studiare, lavorare, vivere momenti di relax, soffrire, sognare, amare: tutto viene ispirato e guidato dal nostro Credo e dal nostro Io. E per l’autore del libro tutto questo vale in un modo cogente e speciale: la coerente semplicità con cui Giovanni “impersona” quanto detto nel quotidiano esistere è esemplare, e solo chi gli sta vicino può comprenderlo. Un inciso, innanzitutto: anche in questo lavoro, è mia personale e profonda convinzione, Giovanni non è venuto meno a se stesso e al suo ruolo di educatore umile e maieutico: le esperienze che racconta hanno ancora una volta, non solo per l’attento lettore esperto di Pedagogia, una forte valenza Educativa, che è di esempio per quanti con serenità sapranno scorgere in quelle righe l’autenticità di chi ha realizzato un sogno (non l’unico) senza svendere il proprio intelletto agli effimeri insegnamenti propinati da una società gestita dalle logiche del consumo, del mercato e del successo. Giovanni Certomà non ha messo nero su bianco la sua esperienza per mero spirito autobiografico o, peggio ancora, narcisistico. Lo ha fatto per testimoniare, in primis, ai propri amici e ai ragazzi della sua terra d’origine ma anche a tutti gli altri che leggeranno questo lavoro, che la realizzazione dei propri sogni e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi e delle mete che il nostro essere ha bisogno di porsi per sentirsi vivo, passa non già attraverso i lustrini dei talk show o dietro gli sponsor del “Vincente”, o, ancora, nell’affannosa ricerca dell’”aggancio” per un posto di lavoro, bensì attraverso il sentiero del personale e faticoso superamento di se stessi e dei propri limiti. Tre sono i grandi Valori, ritengo, che in questo volume sono mirabilmente “testimoniati” dall’esperienza di Giovanni Certomà: Lo Sport, la Natura e la Famiglia. Con la sua semplice e autentica esperienza l’autore comunica agli altri qual è l’aspetto più nobile ed elevato di una pratica sportiva. Dalle righe che, è il caso di dire, scorrono nei vari articoli si evince con meraviglia la generosa normalità e la grande saggezza di un uomo che mentre cerca di migliorare il proprio personale su gara, irrobustisce il proprio carattere, approfondisce e consolida la consapevolezza delle proprie capacità, potenzia l’attitudine a non mollare alle prime irte difficoltà,
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