27/03/2008

A 901 giorni dall’assassinio del piccolo Samuele è arrivata la sentenza di primo grado che condanna la mamma, Anna Maria Franzoni, a 30 anni di carcere, il massimo della pena nella formula del rito abbreviato.
”Sono disperata, non ho ucciso Samuele. Sono innocente”. Queste le prime parole di replica della Franzoni. Dinanzi ad una vicenda di simil natura non intendo in alcun modo giudicare la sentenza, nè esprimere giudizi di natura moralistica. Vi saranno altri due gradi di giudizio che - umanamente parlando - diranno se il colpevole autentico sia la madre. Quindi, da questo punto di vista credo che, bisogni essere garantisti sino in fondo. Mi permetto soltanto di esplicitare la sensazione ricevuta quando, pochi giorni dopo la morte del piccolo Samuele, la Franzoni concesse una intervista esclusiva a ”Studio aperto”: mi sembrò singolare che una madre convocasse le telecamere, per esibire la propria innocenza al vasto pubblico televisivo.