27/03/2008

Chiusura ufficiale delle urne e attesa ”spasmodica” dei primi exit poll e delle prime proiezioni. Nel modo di commentare i dati non si registra nessuna novità. Collegamenti diretti su Rai due, col direttore Mauro Mazza; col Tg4 di Emilio Fede e, questa volta in ritardo sulla concorrenza, anche Bruno Vespa. Tutti dicono d’aver vinto e nessuno d’aver perso. Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, non perde occasione, dal Tg4, di sproloquiare e lanciare accuse ed insulti agli avversari di Forza Italia. Al di là, comunque, delle solite interpretazioni partitiche, mi pare che, da questa ultima tornata elettorale emergano delle indicazioni poco contestabili e obiettivamente condivisibili. In primo luogo il dato dei votanti italiani è stato il più alto d’Europa, 73,1%, il che smentisce, un po’ a sorpresa, l’euroscetticismo nazionale attribuitoci da più parti. In secondo luogo, la tanto sbandierata (alla vigilia) vittoria travolgente del centro - sinistra, ed in particolare della lista ”Uniti nell’Ulivo” non c’è stata. Terzo punto, che ritengo il più significativo sul piano politico, è il calo dei consensi a Forza Italia (nettamente sotto il sospirato 25%) a vantaggio di altri due partiti della coalizione di governo come Alleanza Nazionale e soprattutto Unione Democratica di Centro. Questo è un dato importante, che necessariamente dovrà apportare delle modifiche nei rapporti di forza all’interno della coalizione di Centro destra e inevitabilmente ad un forte cambiamento di rotta su alcuni punti programmatici strategici. Infine, anche sul fronte di Centro - sinistra bisogna rimarcare l’importante e significativo successo di questa neo-lista ”Occhetto - Di Pietro” che, dal nulla ha guadagnato punti importanti che dovranno, inevitabilmente, far riflettere Romano Prodi e tutti i suoi ”amici”.