02/07/2008
Penso che lo sport per i diversalmente abili sia un grande stimolo per sentirsi non diversi in un mondo in cui lo sport per disabili dimostra che non serve l’ausilio della vista, dell’udito o di un fisico perfetto, ma la grinta e l’impegno: queste doti possono portare a raggiungere obbiettivi insperati. Alla manifestazione "I giovani per i giovani, scuola, sport, handicap per l’integrazione’’, ho visto persone sulla sedia a rotelle, down e non vedenti, tutti accomunati da un aspetto far vedere agli altri che, con la forza di volontà, con il loro non arrendersi alle difficoltà, riuscivano nello sport come chiunque altro. L’attività che mi ha colpito di più è stata la dimostrazione di Torball (un gioco sportivo a squadre per non vedenti, in cui si fronteggiano due contendenti composte ciascuna da 3 giocatori), mediante una palla sonora. Ne sono rimasta sbalordita perchè io non sarei mai riuscita a muovermi seguendo il suono della palla, mentre loro facevano sembrare tutto semplice e naturale, nonostante il limite fisico. Per me, questa, è stata una grande lezione di vita, un’esperienza che mi ha insegnato a considerare le persone al di là delle diversità.