17/10/2008
Sono giorni molto caldi per la Scuola italiana. In virtù delle novità governative che vorrebbero modificare l’assetto della scuola elementare con il ritorno al maestro unico con tutte le conseguenze ad esso connesse, diverse sono le iniziative dei vari sindacati che sono scesi e scenderanno in piazza in 14 il 17 ed ancora il 30 ottobre. Di particolare interesse in proposito la diversa visione dell’informazione giornalistica televisiva. Nello specifico mi riferisco al "buon" Emilio Fede, a cui in più occasioni, ho riconosciuto di essere stato il primo in molte innovazioni dell’informazione televisiva. In occasione, però, di questi scioperi della scuola, si è fatto "leggermente" travolgere dalla "passione" per Berlusconi, dal momento che, nelle varie edizioni del suo TG, ha minimizzato su tali scioperi, facendo credere che siano e saranno in pochi a protestare e mandando in onda solo interviste di persone favorevoli al maestro unico. Indipendentemente che si sia d’accordo o meno su questa "novità", mi pare, francamente, che non sia possibile non riconoscere che il malcontento su questa vicenda sia in misura maggioritaria e non certo minoritaria come qualche organo d’informazione vorrebbe farci credere.