29/12/2008
Andare oltre la tradizione con il “Folk SoundLab” del Maestro Frascà Roccella Jonica (R.C.) - Il coraggio artistico di osare e sperimentare. Si è chiuso con questo spirito la seconda edizione del Roccella FolkFest. L’ultimo atto della kermesse musicale, organizzata dalla Consulta giovanile di Roccella Jonica con il patrocinio dell’assessorato provinciale alle Politiche giovanili di Reggio Calabria, ha chiuso i battenti con un livello di qualità altissimo grazie all’esibizione del Folk SoundLab curato dal Maestro Carlo Frascà. Dopo i concerti serali dei Rione Junno e dei Marasà, accompagnati da una vasta cornice di pubblico, quello del 28 dicembre all’ex Convento dei Minimi è stato un pomeriggio d’avanguardia, cha ha visto strumenti diversi combinati insieme per dare spazio a nuove ed originali espressioni musicali.
Il lavoro di Frascà e del suo gruppo, infatti, si è proposto lo scopo di studiare la tradizione al fine di scoprirne i margini di innovazione. Ciò non vuol dire accantonare il passato, bensì tenerlo presente in maniera critica per andare oltre, ricombinando in modo alternativo tutte le coordinate musicali del folk calabrese. Non è una impresa facile, ma, al tempo stesso, si tratta di polo di ricerca artistica molto attraente, che durante la tre giorni del FolkFest ha raggruppato a Roccella alcuni dei migliori musicisti della locride e non solo.
L’impegno della Consulta giovanile, in accordo con i direttori artistici Andrea Simonetta e Fabio Macagnino, è di continuare sulla strada del Folk SoundLab, poiché può davvero rappresentare una soluzione fuori dal coro nel panorama solito dei festival folk. Puntare sul laboratorio, pensato alla stregua di una officina musicale, non significa solo suonare ed esibirsi, ma soprattutto sperimentare, ricercare. Va da sé che occorre anche il lato della performance, ma questa, secondo quanto dice il Maestro Frascà «non deve trasformarsi in spettacolo commerciale, ma deve servire ai musicisti per consegnare all’uditorio l’indagine teorica e musicale che essi stanno eseguendo».
Per sua natura il Folk SoundLab necessità di una continuità di ricerca e di studio che non ci permette di affermare che l’esibizione del 28 dicembre sia stata la sua conclusione. Al contrario: è stata indicata una via su cui lavorare e su cui esplorare. Esempio: invertire il rapporto fra musica e danza, non è la prima che da il la alla seconda, ma è il ballo che fa suonare. La Consulta di Roccella pensa già alla prossima edizione, con lo scopo di far diventare il laboratorio l’anima del Folk Fest, così da realizzare uno spazio di confronto artistico di qualità, in un paese che non nasconde, ma stenta a far esplodere, le potenzialità culturali di cui gode.
L’appuntamento è per il 2009, con una nuova sfida, ancora più intensa e di spessore: la terza edizione del Roccella FolkFest.