A ruota libera

CRONACA DI UNA VACANZA PROLUNGATA FORZATAMENTE...

CRONACA DI UNA VACANZA PROLUNGATA FORZATAMENTE...

07/01/2009


Le vacanze di natale...sono un equivalente invernale delle vacanze estive (ore di riflessioni per giungere a questa conclusione...), nel senso che, si aspettano per tutto un trimestre scolastico e finiscono ancora prima di essersi completamente ripresi dalle fatiche “lavorative”; e forse è anche più bella l’attesa del periodo di riposo in sè (Leopardi insegna). Ma il momento più tragico è senza dubbio quella notte compresa tra l’ultimo giorno di vacanze e la prima giornata di scuola. Nell’arco di 10 ore si viene assaliti nel subconscio da paure mai neppure teorizzate durante la spensieratezza feriale: "avrò finito tutti i compiti?"; "avranno intenzione di ridare già da subito la verifica catastrofica fatta prima delle vacanze?!"; "non è che subito dal primo giorno il/la prof interroga?!”; e via dicendo... con il risulatato che, si passa o una notte insonne o un sonno troppo profondo, svegliato di soprassalto alle 7 di mattina con un assordante “bip” elettronico. Giunti a questo punto della narrazione - personalmente io appartengo alla prima categoria della notte insonne -, senza neanche aspettare che la sveglia suoni, vengo assalito da parte della parentela che inveisce contro le condizioni atmosferichee e mi intima di tornare a dormire. Accingendomi a guardare fuori dalla finestra, con la triste disperazione dello studente medio che si può bigiare una giornata di scuola, scorgo una quantità tale di neve da impedirne il transito. Colto dalla stessa disperazione di prima - con salti che per poco non sfondavano il soffitto - comincia la catena di messaggi per informarsi sullo stato della scuola (ma chi è il disperato che con un metro di neve fuori si alza alle sette di mattina?!). Senza una risposta immediata, con enormerammarico, torno sotto le coperte in una situazione trascendentale che porta un sonno immediato...però, verso le nove, una vibrazione dei cellulari di ultima generazione, quella effetto terremoto di 5°, mi riporta nel modo dei coscenti e vengo informato che apparentemente non vi è anima viva nell’istituto. Per maggiori informazioni la connessione su msn è d’obbligo e lì mi accolgono un mio compagno, uno che ho aggiunto solo perchè mi aveva aggiunto lui e un certo prof. di mia conoscenza anche lui costretto a rimanere rintanato causa neve. Apprese le ultime informazioni sembra che gli unici superstiti del viaggio in pullman fino a scuola siano stati rimandati a casa ...”simpatici”...la gente si fa un’ora di pullman sotto la neve, e una volta giunti a scuola gli unici che hanno avuto la buona volontà di andarci vengono respinti senza neanche potersi riscaldare. Intanto, all’esterno, i fiocchi cadono copiosi... e giustamente si cerca di far fruttare la mattinata finendo i compiti... Tra una discussione e l’altra su msn con l’unico compagno connesso, fattesi le 11, altra gente comincia a connettersi come funghi e colta anch’essa dal panico, comincia a chiedere a destra e a manca la situazione in quel di viale Italia, fino ad arrivare anche ad informatori i quali sostengono che “i cani da salvataggio sono sulle tracce della vice-preside data per dispersa sotto la neve...
Arrivati, dunque, alla fine di questo “delirio”, saluto la mi autostima, perchè dopo la pubblicazione di questo testo, non la rivedrò per un pò di tempo, almeno finchè non si sarà sciolta la neve di qul tanto che basta per rendere agibili i transiti a scuola.

Zero

Lascia un Commento


Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003:
i dati personali, sono raccolti al fine di registrare l’Utente, di attivare nei suoi confronti i servizi richiesti e di prestare le relative comunicazioni. I dati sono trattati elettronicamente nel rispetto delle leggi vigenti. L’interessato gode dei diritti di cui all’art.7 D.Lgs 196/2003.