29/04/2009
Coinvolto anche Rebellin
Il ciclista veneto, argento ai Giochi e recente vincitore della Freccia Vallone, positivo all’antidoping nei nuovi test disposti dal Cio per le Olimpiadi di Pechino 2008. Oltre all’italiano, sono stati trovati positivi altri cinque atleti (sette i casi). Lo sprint di Pechino 2008: Rebellin conquistò la medaglia d’argento. Bufera doping su Pechino 2008. E purtroppo il ciclismo si ritrova ancora in prima linea. Davide Rebellin è risultato positivo all’antidoping nei nuovi test disposti dal Cio per l’Olimpiade di Pechino 2008. Oltre all’italiano, argento a Pechino alle spalle dello spagnolo Sanchez e recente vincitore della Freccia Vallone, sono stati trovati positivi altri cinque atleti. Quello dell’italiano è stato l’unico nome rivelato. Riguardo agli altri atleti, tre proverrebbero dall’atletica (anche una medaglia d’oro uomini ai Giochi di Pechino), uno sarebbe un ciclista e l’altro farebbe sollevamento pesi (gli atleti coinvolti sono sei, ma i casi di doping sono sette). CERA - La sostanza incriminata sarebbe l’Epo di ultima generazione, il Cera, secondo quanto affermato dal Cio. Il Comitato Olimpico ha condotto i nuovi esami su 948 campioni dei circa 4mila analizzati all’epoca dei Giochi di Pechino, dall’8 al 24 agosto 2008. COSI’ I MEDICI SPORTIVI - "L’assoluta trasparenza del Coni a dare comunicazione della positività di un atleta azzurro testimonia la determinazione con cui vuole combattere il doping in Italia". Lo ha detto Maurizio Casasco, presidente della Federazione italiana medico-sportiva, commentando il caso di positività del corridore Davide Rebellin e l’atteggiamento del Coni. "È stato il primo comitato olimpico in assoluto a dare immediata e tempestiva comunicazione - ha aggiunto Casasco - e questo a testimonianza della trasparenza con cui il Coni combatte il problema del doping".