23/03/2010
VICENZA - Pranzo a pane acqua alla mensa scolastica per nove bambini i cui genitori non hanno pagato la retta al Comune. Se i nove piccoli alunni, due italiani e sette stranieri, hanno mangiato qualcosa di più è grazie ai loro compagni che hanno diviso il pasto con loro: pasta alla zucca, hamburger, insalata e frutta.
E’ successo ieri a Montecchio Maggiore (Vicenza), dove il Comune ha deciso di sospendere la refezione scolastica a chi è in arretrato con i pagamenti. Un’iniziativa - riportata dal Corriere della Sera - che ha lasciato interdette le maestre e la preside della scuola materna ed elementare.
"Trovo dispregiativo dare un pezzo di pane - commenta la preside Anna Maria Lucantoni - Se lo avessimo immaginato avremmo fatto una raccolta di fondi". Ma l’assessore all’Istruzione e alle politiche sociali della giunta di centrodestra Barbara Venturi dice: "Non è giusto non pagare le rette per rispetto di chi ha problemi economici e le versa".
E poi oggi precisa: "Non era un tozzo di pane, ma panini imbottiti al prosciutto e al formaggio per quelli che non mangiano carne di maiale". La controversia va avanti da mesi, da quando la nuova giunta Pdl-Lega scopre che ammontano a 150 mila euro le rette arretrate, in qualche caso fin dal 2002, di qualche decina di famiglie italiane e straniere per la mensa scolastica: "Non avevano mai neppure iscritto i loro figli al servizio di refezione", puntualizza l’assessore.
Il Comune allora fa affiggere manifesti in varie lingue all’interno delle scuole con la scadenza per il versamento: entro il 15 marzo. L’ultimatum viene comunicato anche con una raccomandata a mano consegnata dai vigili urbani. Risultato: tutti gli insolventi pagano, tranne nove famiglie, i cui figli da ieri si trovano nel piatto un panino e una bottiglietta d’acqua.