09/04/2010
Vi propongo questa interessante video - intervista al prof. Giuseppe Guarneri, Presidente dell’Associazione culturale Roccella com’era. - GUARDA L’INTERVISTA L’attività dell’Associazione culturale "Roccella com’era" si propone, attraverso lo studio e le ricerche, di sviluppare il seguente programma elaborato dal Prof. Falcone, titolare della cattedra di Dialettologia all’Università di Messina:
PROGRAMMA DI LAVORO E AMBITI DI RICERCA (dal piano del Centro di Studio e di Ricerca per la Dialettologia Calabrese)
CULTURA FOLCLORICA
1. Credenze, pregiudizi, prognostici: * Credenze e pregiudizi riferiti a persone, animali o cose. * Credenze relative agli amuleti. * Credenze negli spiriti e nei folletti. * Credenze e pregiudizi di buono o di cattivo augurio. * Credenze e pregiudizi relativi ai numeri, ai giorni, ai mesi, agli anni. * Pronostici meteorologici. 2. Oneiromanzia: interpretazione dei sogni. 3. La jettatura, il malocchio e ‘u sdocchjamentu. 4. Proverbi: classificazione dei copiosi materiali paremici. 5. Giochi infantili e degli adulti. 6. Modi di dire. 7. Indovinelli, filastrocche, scioglilingua. 8. Imprecazioni e bestemmie. 9. Il turpiloquio: le parolacce. 10. I soprannomi: ‘I ‘ngiurji. 11. I toponimi: nomi di vie e contrade. 12. I canti popolari: poesia popolare adespota (anonima). * Canti narrativi (religiosi e profani). * Canti di circostanza (epitalami). * Canti nuziali (contrasti o alterchi, lamenti funebri). * Canzoncine infantili, ninne-nanne. 13. Poesia popolareggiante d’autore: I poeti dialettali. 14. Le rappresentazioni popolari: * Farse carnascialesche (‘i roti ‘i Carnalavari). * L’Opera Sacra 15. Scienza popolare: * Astronomia / meteorologia. * Botanica: nomi di piante. * Zoologia: nomi di animali. 16. Medicina “popolare”: * Malattie. * Tecniche terapeutiche. * La demofarmacopea. 17. Culinaria popolare: * Criteri di alimentazione. * Il ricettario gastronomico.
CULTURA MATERIALE
1. Agricoltura (attività fondamentale di una società arcaica, autarchica, agro-silvo-pastorale): * Cerealicoltura. * Olivicoltura. * Viticoltura. * Agrumicoltura. * Ortofrutticoltura. * I legumi. 2. Sfruttamento dei prodotti cerealicoli: * Molitura (i mulini ad acqua). * La panificazione. * I dolci fatti in casa. 3. Frangitura delle olive: l’estrazione dell’olio. ‘U troppitu, ‘il frantoio’. 4. Pigiatura delle uve: la vinificazione. ‘U torchju, ‘il torchio’. 5. Attività agricole fondamentali connesse con attività artigianali ed industriali: * La coltivazione del gelso e la sericoltura * La linicoltura. * La coltivazione della ginestra e di altra fibre tessili. Cardatura, filatura, tessitura. * La liquirizia. * L’allevamento del maiale e la macellazione. * La pollicoltura rurale. * La produzione e la conservazione dei fichi. 6. Pastorizia: * L’allevamento di ovini e caprini. * La caseificazione. 7. Attività artigianali fondamentali a) ‘I misteri, ‘I mestieri’ * ‘U scarparu, ‘ilcalzolaio/ciabattino’. * ‘U mastru d’ascia, ‘il falegname’. * L’argagnaru. * ’U barveri. * ‘U custureri, ‘il sarto’. * ‘U tinturi, ‘il tintore’. * ‘U fabbricaturi, ‘il muratore’. * ‘U forgiaru, ‘il fabbro ferraio/maniscalco’, ecc. b) Attività minori * ‘U murgaru, ‘il compratore di morchie’. * ‘U fezzaru, ‘compratore di fezza, feccia del vino’. * ’U maiolinaru, ‘il castraporci‘. * ‘U melaru, ‘l’apicultore’. *
‘U cardararu, ‘il calderaio’. * ‘U carcarotu, ‘il fornaciaio’. * ‘U seggiaru, ‘l’impagliatore/riparatore di sedie’. * ‘U ‘mbastaru, ‘il sellaio’, ecc. 8. Attività marinare: * La pesca. * I metodi e gli strumenti della pesca. * Commercializzazione e conservazione del pesce. 9. Terminologia relativa agli attrezzi e ai procedimenti di produzione nelle varie attività
Il piano di ricerca qui esposto, benché risulti molto ampio, non presume di essere completo ed esauriente. Pertanto, sono graditi e bene accetti contributi pertinenti di puntuali ampliamenti.
Invitiamo chiunque abbia interesse su questi argomenti o sia a conoscenza di particolari interessanti, riguardanti uno o più argomenti fin qui esposti, a dare gentilmente un suo contributo alla conoscenza della nostra cultura e delle nostre tradizioni.
Qualsiasi apporto, piccolo o grande che sia, sarà debitamente accompagnato dal nome della persona che lo avrà posto all’attenzione.
Ci rivolgiamo, soprattutto, ai nostri emigrati roccellesi, sparsi in tutto il mondo, i quali meglio di chiunque altro conservano il ricordo di quando vivevano nel nostro paese, a trasmetterci, tramite posta elettronica qualsiasi informazione sia in loro possesso per arricchire le conoscenze circa le nostre più autentiche tradizioni.
Amici, Emigrati roccellesi sparsi in tutto il mondo, uniamoci per salvare le nostre tradizioni! Grazie