07/06/2010
Intervista a Giovanni Sante Longo - Mezzogiorno Italiano è una testata d’informazione in rete che si prefigge di contribuire a mettere in evidenza soprattutto le problematiche di carattere sociale del sud Italia. Questo senza cadere nella retorica, ma a sostegno dei fatti reali di vita quotidiana degli individui. Uno strumento che si affianca alle tecnologie multimediali che sono utilizzabili ai giorni nostri, il che significa che vi sono degli strumenti che permettono un più rapido approccio con la realtà. Anche per questo abbiamo pensato di sostenere e sviluppare nuove forme di comunicazione. Vale a dire che sosteniamo il fatto che chiunque può affrontare qualsiasi discorso e divulgarlo con le formule del giornalismo partecipativo o collaborativo che si voglia. Un giornalismo che potremmo definire anche “giornalismo di strada”, per chi volesse affrontare le problematiche più spiccie e minimalistiche se vogliamo. Ciò non toglie che il nostro obbiettivo rimane pur sempre quello di fare del giornalismo di qualità e capace di sintesi sulle cose che accadono. Una forma di giornalismo che sia comunque costruttivo. Oggi il mondo del giornalismo assume dei toni spesso concitati, seguendo un po’ il modo di vita che noi stessi assumiano e cioè, frettoloso, nevrastenico, incapace di soffermarsi ad analizzare e discutere. Un giornalismo urlato, esasperato dai toni che diventano sempre più elevati, portati a ricercare lo scandalo a guerreggiare, a scontrarsi con il mondo circostante, gli stessi “media”. Forse potremmo sembrare controcorrente o fuori moda, ma vorremmo che gli strumenti d’informazione che stiamo cercando di sviluppare permettano alla gente di fermarsi a riflettere e discutere sulle cose. Chiunque che abbia volontà si può affiancare a noi e contribuire alla discussione.