24/08/2010
di Chiara Ursino - Cosa accade quando una persona normodotata si innamora di una persona speciale? Lucia e Lorenzo sono due ragazzi che frequentano il quinto anno di scuola superiore in istituti scolastici diversi. Lucia frequenta il liceo classico e Lorenzo il liceo scientifico. I non si conoscevano fino a quando, la scuola di Lucia non organizza il viaggio di istruzione da svolgersi insieme alla scuola di Lorenzo, causa le poche adesioni delle altre classi dell’istituto di Lucia. Lucia non avrebbe voluto prendere parte a quel viaggio d’istruzione, per non sentirsi di peso per i suoi compagni, in quanto persona diversamente abile. Dopo essere stata convinta dai docenti a partecipare, per quanto accaduto, è stato davvero indimenticabile e un’emozione irripetibile, anche perché, in quella occasione conosce Lorenzo. Prima tappa del viaggio è stata nei pressi di Rimini. Arrivati in albergo, per Lucia iniziano i problemi. La struttura, all’esterno, presentava delle scale molto alte, per cui era necessario l’intervento di qualcuno. Un gruppo di ragazzi lì vicino, si accorge di Lucia che è in difficoltà, non solo per le scale, ma anche per le valigie. Decidono di prestarsi e aiutano Lucia fino al raggiungimento della stanza che le era stata assegnata. Lucia, sentendosi in imbarazzo per la situazione, rompe il ghiaccio e si presenta ai ragazzi, ringraziandoli per il galante gesto. Così conosce Lorenzo, che fin dall’inizio si rvela un po’ diverso dagli altri, ma Lucia credeva fosse solo una questione di maggiore sensibilità. Da quel giorno Lucia non incontra più nessuna difficoltà, perchè Lorenzo è presente in ogni suo spostamento. Tutti i compagni di Lucia e gli docenti accompagnatori, intuiscono subito che Lucia aveva fatto colpo su Lorenzo. Tutto ciò trova conferma l’ultima sera: Lucia si accingeva a preparare le valige e Lorenzo le rende noto il dispiacere di distaccarsi da lei e le chiede se avessero potto continuare a vedersi anche dopo la conclusione del viaggio. E così accade.. Inizia una frequentazione più assidua, fino a quando Lorenzo non si dichiara apertamente a Lucia che, però, avvisa Lorenzo di rendere partecipi e quindi portare a conoscenza di quanto stava accadendo i suoi genitori. Lucia avrebbe voluto rendere pubblic la loro relazione, non perché andasse di fretta, o volesse sposarsi, ma proprio per la sua diversità e per non avere brutte sorprese una volta scoperta quella sua “particolarità”. Purtroppo, il corso degli eventi non risponderà ai desideri di Lucia ed alle sue velate speranza. La relazion e tra Lorenzo e Lucia rimane clandestina fino a quando, un giorno, un amico intimo di Lorenzo incontra sua mamma al supermercato e le fa gli auguri,avendo saputo che Lorenzo si era fidanzato. La mamma si Lorenzo, la signora Gelsomina, colta di sorpresa, risponde di non saperne nulla. Antonio, quel caro amico di Lorenzo, conoscendo Lucia, fa alla signora Gelsomina una accurata descrizione fisica di come fosse Lucia, e chiudendo quella sua mirabile descrizione con: “è handicappata”. Antonio, vedendoo la mamma di Lorenzo andarre su tutte le furie, cerca di salvare il salvabile dicendo che Lucia, al di là del fatto che è handicappata, è davvero carina! Da lì in poi per Lucia inizia un doloroso calvario…La signora Gelsomina, tra l’altrao insegnante di sostegno, non accetta che la frequentazione di Lorenzo e Lucia continui. Alla prima occasione, infatti, mediante una telefonata insulta Lucia senza nessuno scrupolo, dicendole che la sua condizione di disabilità, sarebbe stata solo distruttiva per il figlioletto, Lorenzo, e soprattutto motivo di vergogna; conclusione, Lucia non meritava di stare al fianco del Lorenzuzzio, cocco di mamma. La signora Gelsomina testualmente pronuncio al televono:”Mio figlio che deve fare con te, lui può stare con tutti ma non con te!”. Lucia, ancora una volta, è vittima di discriminazione, nonostante tutti abbiano il diritto alla realizzazione nella sfera sessuale. E’ davvero sconfortante che, quando questa trova modo di esplicarsi, da fuori debbano prodursi sospetti e giudizi affrettati sul normodotato. Si valutano situazioni simili come anomalie, con uno sguardo allarmato, diffidente, curioso e indagatore, anziché empatico o giustamente indifferente.