29/04/2011
- di Chiara Ursino - Vi sarà capitato di notare che sono stati dati nomi diversi a sintomi quali, la perdita della memoria e delle capacità di pensare e ragionare. In campo medico la parola demenza ha un significato preciso: perdita o indebolimento delle capacità mentali. Demenza non significa pazzia. Il termine è stato scelto in maniera accurata ed è sembrato il più idoneo per descrivere questo gruppo di disturbi. La malattia di Alzheimer deve il suo nome a colui che l’ha scoperta, Alois Alzheimer, e fu descritta per la prima volta nel 1906. Tale disturbo rappresenta la causa più comune di demenza irreversibile negli adulti. Il deterioramento intellettivo progredisce gradualmente, passando dalla lieve perdita alla inabilità totale. L’individuo che ne soffre ha difficoltà a ricordarsi le cose, anche se molto spesso questa sua difficoltà la nasconde. La sua capacità di capire, ragionare e giudicare correttamente la realtà può essere indebolita. Molto spesso il problema si manifesta improvvisamente, si potrebbe riassumere con questa frase: ” Da un certo momento in poi, non è stato più lo stesso”. Capita di frequente che i famigliari non notino nulla di strano, proprio per il fatto che l’esordio è graduale. La persona che ne è portatrice a volte è la prima a notare che qualcosa è cambiato. La persona affetta, inizialmente, è in grado di descrivere molto chiaramente il suo problema. Nel descrivere il proprio status si riporta spesso questa frase: “Le cose mi scappano dalla mente. Inizio un discorso, ma poi non riesco più a trovare le parole”. In un secondo momento, infatti, la persona non è in grado di controllare i propri comportamenti; è incapace di svolgere le attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi; risulta compromessa anche la capacità espressiva, infatti, ha difficoltà a identificare semplici oggetti. Le abilità possono cambiare da un giorno all’altro, a volte anche di ora in ora. Ciò rende più difficile per le famiglie sapere esattamente cosa le aspetti. Dunque, assistere una persona affetta da malattia di Alzheimer non è facile. Per vivere ed affrontare nel miglior dei modi possibile questa problematica, bisogna ricordarsi sempre che, per quanto deteriorata sia la memoria della persona, per quanto possa apparire strano il suo comportamento, rimane ancora un essere umano unico e irripetibile. Si può continuare ad amare una persona anche dopo che questa è radicalmente cambiata, anche quando chi li assiste è profondamente turbato dalle sue condizioni.