27/08/2011
- di Chiara Ursino - La scrittura è una forma di espressione particolarmente complessa, in quanto richiede di mettere nero su bianco le proprie esperienze, come se la parola scritta portasse a una pacificazione con il passato e con la vita. Cimentarsi con carta e penna, o maus e tastiera, non serve solo a prendere un voto più alto, annotare qualcosa che ci è accaduto o che ci tormenta, aiuta anche a disintossicare la mente; trova infatti sollievo chi prende carta e penna e dà forma alle ingiustizie subite, dando una nuova collocazione all’evento nella propria vita. In questo modo riusciamo a guardare i fatti da un altro punto di vista, dando alle cose il giusto peso e la giusta dimensione. Personalmente ho riscoperto questa funzione della scrittura, che mi ha permesso una volta per tutte di confrontarmi veramente con ciò che giornalmente provo, senza reprimere quello che percepivo realmente, come di solito facevo. Rovesciare su un foglio di carta, o di word, le mie sofferenze e miei stati d’animo è servito a liberarmi dall’angoscia. Alla fine, quello che conta è capire quale porta aprire del proprio cervello, per lasciare uscire le esperienze negative, le delusioni. La scrittura è una possibilità…