04/07/2013

La riflessione di oggi nasce dall’osservazione di un gruppo di turisti cinesi che comunicano tra di loro.  Al di là della complessità di comprendere la lingua cinese, ascoltare quel gruppo e non capire nulla di quanto si stessero dicendo, mi ha reso consapevole di qualcosa che per noi sembra scontato, così come respirare. Il linguaggio, qualunque esso sia, fatto di segni grafici, di fonemi, è la porta attraverso cui si trasferiscono, trasmettono, insegnano, nozioni e conoscenze. La modernità della comunicazione, poi, rende sempre più banale e sincopato il linguaggio; ed invece dovremmo riscoprire anche gli arcaismi dei vari linguaggi, quelli portano con se i profumi di un passato che, oggi, forse potrebbero ritornarci utili.