27/03/2008

di
Giovanni Certomà



FIRENZE 24 Novembre - Chi conosce Alberico Di Cecco non fa fatica ad associare alla sua persona i tratti della lealtà, sincerità e chiarezza. Tre caratteristiche proprie del suo relazionarsi quotidiano e del suo essere atleta. Le dichiarazioni che rilascia non sono mai il frutto del caso o dell’improvvisazione di un momento, ma l’effetto della consapevolezza e fiducia in sé e nelle proprie possibilità. Ricordo che nei mesi che precedettero la sua ultima Maratona della città di Roma, ebbi l’opportunità di raccontare passo passo quel suo avvicinarsi all’evento capitolino e in quella circostanza, apertamente, diceva di aver raggiunto una ottima condizione di forma tale da correre anche sotto le 2h08’. Poi, purtroppo per Lui, sappiamo come andò a finire, incidente già alla partenza e tutto compromesso. Un mese dopo si presentò a Padova, con i problemi d’infortunio non risolti e in quella caldissima giornata fece un eccellente 2h10’. Pensate 2h10’ ...a dimostrazione effettivamente che la condizione che aveva a Roma era tale da potergli permettere di correre sul filo delle 2h08’. Ora eccolo nuovamente all’appuntamento con una Maratona importante. Anche stavolta si è ben preparato, con gradualità come suo solito e con la stessa onestà intellettuale che lo contraddistingue mi diceva dopo la Mezza di Cremona ”non sono molto soddisfatto anche se le sensazioni sono state buone [...] ma riproverò a fare sul serio in Maratona prima della fine del 2007”. Ai primi di novembre il suo stato di forma cresceva anche se con qualche ”problemino”: ”Sto lavorando bene anche se devo fare sempre i conti con una situazione fisica non ottimale. I postumi degli strappi al bicipite femorale hanno reso le sue fibre poco elastiche. Questo richiede un grosso lavoro extra volto al miglioramento della funzionalità fibrotica. Per fortuna ho costantemente al mio fianco il Prof. Tordelli che modula e gestisce tutta la mia preparazione!”. Per arrivare alle sue dichiarazioni della vigilia in cui Alberico non si nasconde ed apertamente dichiara ”La forma c’è e l’obiettivo è quello di scendere sotto le 2h10’. La preparazione è andata molto bene, gli ultimi test sono stati ottimi. Ho corso la Maratona di Egna in 2h22’, un paio di mesi fa, per vedere le sensazioni in gara e sono molto soddisfatto: ora non resta che correre. Spero in una gara tirata, perché l’appuntamento fiorentino può essere molto importante anche in chiave azzurra, in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008, e per questo ho chiesto un passaggio alla mezza maratona in 1h04’20”. Non sono abituato a nascondermi e so che in questo momento posso valere anche il record della gara, il 2h08’40” stabilito lo scorso anno. Dipenderà molto dalla qualità delle lepri e dall’impostazione tattica della corsa, la presenza di Caimmi, un atleta di altissimo livello, è uno stimolo in più. I keniani non li conosco, da loro arrivano sempre sorprese. Sarà una bella sfida”.

*Articolo pubblicato su www.trackandfieldchannel.net