Non dubitare mai di se stessi.
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L’IMPRESA DI GIORGIO CALCATERRA ALLA SUPERMARATONA DELL’ETNA
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L’IMPRESA DI GIORGIO CALCATERRA ALLA SUPERMARATONA DELL’ETNA
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
L’atleta romano Giorgio Calcaterra sembra ormai essere stato letteralmente rapito da imprese sempre più difficili. Il 13 giugno scorso, infatti, ha chiuso da vincitore la maratona che ha il primato di avere il maggiore dislivello al mondo: da 0 a 3000 mt per 43 lunghi e sofferti chilometri. E le stesse dichiarazioni di Giorgio, pare ci facciano rivivere passo passo questa straordinaria scalata. “Di gare ne ho fatte tante, - sostiene Giorgio - e di tanti tipi, una così però mi mancava. Dal mare a 3000mt... non è uno scherzo!
I km non sono tanti (poco più di 43), ma il dislivello é da guiness. Ultimamente però per certe cose sono diventato un po’ spregiudicato, nel senso che non ho paura, non sono contento di questo, ma mi succede. Così alla partenza della maratona dell’Etna, sono andato via tranquillo senza pensare ai km finali. Sono rimasto subito da solo, con mia grande sorpresa, ma mi sono detto: ci sono specialisti della montagna, quindi fino a che si corre su strada è meglio che mi avvantaggio! Se ho fatto bene o male non lo so ancora, andavo all’80 per cento come secondo me era giusto che fosse. Quando però l’altitudine ha cominciato a farsi sentire (intorno al 32esimo km), sono cominciati i problemi... Andavo piano, veramente piano, mi guardavo e pensavo ma corro o cammino? Il gesto era quello della corsa ma l’andatura era da cammino... alcuni mille sono venuti intorno ai 9’ poi un mille durato più di un quarto d’ora, mi ha fatto veramente preoccupare, mi dicevo: altri 4 km così vogliono dire più di un’ora di corsa! Per fortuna quello era un mille non segnalato bene e gli altri due sono passati in un baleno. Ogni tanto, la mancanza di ossigeno mi dava fastidio, era come se mi girasse un po’ la testa. L’ultimo km però è stato ”bellissimo”, si saliva di 150mt, la neve era alta, si respirava male... oltretutto, mi sono accorto che il mio vantaggio si era ridotto di parecchio e ho cominciato a pensare a che beffa sarebbe stata essere sorpassato negli ultimi metri, ma non riuscivo ad aumentare l’andatura: ho camminato per quasi tutto l’ultimo km , 14’ 28”... un bel po’ di fatica, ma tanta soddisfazione... é una gara che consiglio a tutti”. A questo punto è lecito chiedersi quale sarà la prossima impresa di Giorgio???
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