Non dubitare mai di se stessi.
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31^ ”Valli e pinete” - Ravenna 2005: elogio all’organizzazione
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
Volendo partire da una possibile chiusura d’articolo e immaginando di dover assegnare un voto alla 31^ edizione della mezza maratona “Valli e pinete”, si potrebbe, come si fa a scuola, dar distinto+ o addirittura un quasi ottimo. Non è un giudizio regalato o frutto di una benevola analisi, bensì il risultato di una organizzazione, curata dall’Atletica Mameli, che ha quasi raggiunto il top. Sì, si è detto quasi, perché l’onestà intellettuale che guida le nostre analisi, non può farci sorvolare su alcuni, pur se minimi aspetti, che fan permanere delle riserve, ma forse meglio così; del resto la perfezione non è di questo mondo. La manifestazione è sicuramente cresciuta, tanto che, l’Amministrazione comunale di Ravenna la considera come uno strumento di reale efficacia, per far conoscere all’Italia intera e non solo, i patrimoni artistici e culturali di questa città emiliana. Domenica 6 marzo tutti hanno avuto la possibilità di cimentarsi nel nobile e antico gesto della corsa. Accanto infatti, alla mezza competitiva che ha fatto registrare 423 iscritti, vi erano la mezza non competitiva e due percorsi alternativi di 2Km e 7 km; il tutto per un totale di quasi 3000 partecipanti. La quota di iscrizione è stata veramente politica come sul dirsi, 4 euro alzati poi a 5 euro per chi si iscriveva oltre il 2 marzo (per la competitiva), a fronte di un pacco gara assolutamente adeguato per il prezzo. Per la competitiva c’erano un confezione di biscotti con due succhi (sponsor) e in più un pregevole paio di calzini tecnici di un noto marchio di abbigliamento da running; e per le non competitive prodotti alimentari di vario genere, uniti a premi, sempre in natura, per le società. L’aspetto che va rimarcato come vero fiore all’occhiello dell’evento è la logistica, che è stata tutta posta all’interno dell’ampio, comodo e riscaldato Pala “De Andrè”. La distribuzione pettorali, ristoro finale, stand vari, bagni, docce, apertura ininterrotta del bar, tutti all’interno della struttura. Ed è stato veramente comodo e confortevole effettuare il riscaldamento pre gara e viver senza ansia di perder freddo e cambiarsi il posto gara. Sul piano prettamente agonistico, l’organizzazione ha curato anche la starting list dei top-runner, che si è rivelata non male con la presenza di atleti come Mathias Ntavalikura, Patrick Ndaiysenga (prossimo dott. in economia e commercio all’università di Siena), LAQOUAHI MOHAMED, ANNANI ADIL, BOULAGHZALATE MOHAMMED, ALESSANDRI ALESSANDRO, MAGAGNOLI RUDY e tra le donne LAGAT SALLY, WAITHAKA FRASHIAH. Purtroppo, tra i maschi si è dovuta registrare all’ultimo momento, causa una febbre improvvisa, l’assenza del favorito Marco Bartoletti Stella che, proprio Ntavalikura e Ndaiysenga, alla vigilia, davano per sicuro favorito. La corsa si è snodata lungo un percorso sicuramente piatto, ma per diversi chilometri (dal 7° al 15° km) in uno sterrato all’interno della pineta che, con la sua irregolarità del fondo, ha influito negativamente sul ritmo della corsa, facendo perdere “secondi preziosi” come ha dichiarato all’arrivo lo stesso Patrick Ndaiysenga. Mattinata molto fredda, anche se addolcita da uno splendido sole che ha reso meno difficile soprattutto le prime fasi della partenza. La corsa ha assunto quasi subito una sua ben definita fisionomia con gli africani che si sono staccati e hanno dettato il ritmo. Nonostante poi, il tratto di sterrato, il ruandese Mathias Ntavalikura (40 primavere) non ha fatta molta fatica a lasciar dietro Ndaiysenga e l’italiano Alessandri, staccando nettamente i due contendenti e giungendo al traguardo con un ampio vantaggio, fermando il cronometro a 1h05’35”. La coppia inseguitrice giungeva dopo quasi due minuti e si lanciava in uno sprint finale, dal quale ne è uscito vincitore Patrick Ndaiysenga (1h07’14”) su Alessandri (1h07’18”). Anche la prova femminile ha visto uno strapotere africano con la vittoria della keniana Lagat (1h22’17”) che ha net
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