Non dubitare mai di se stessi.
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21^ Maratonina d’inverno, San Bartolomeo in Bosco (FE)
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
La chiamano Maratonina d’inverno e non è affatto esagerato definirla in tal modo. Domenica 16 gennaio, infatti, la temperatura molto rigida e una nebbiolina pungente, hanno confermato appieno l’idea di questo nome. L’organizzazione ha volutamente posto a 500 il limite degli iscritti, per offrire loro il massimo dell’assistenza organizzativa. Il limite è stato raggiunto anche quest’anno e tra essi, addirittura ben 400 podisti provenivano da fuori provincia, a riprova che questa gara è molto gradita dall’esercito degli amatori. La logistica si è rivelata efficace anche per questa 21^ edizione. Infatti, in zona partenza, a soli 50 mt. Si è potuto usufruire di spogliatoi e docce, messi a disposizione da alcuni ambienti scolastici, anche se, molti podisti, nell’atto e nella speranza di riscaldarsi con un po’ d’acqua fumante, hanno trovato la spiacevole sorpresa di una temperatura leggermente meno attesa e gradita. La gara si è svolta su un percorso completamente piatto a forma di 8, con rifornimenti di bevande e cibi solidi ogni 5 km; il ristoro finale poi, è stato abbondante e a base di molta frutta, nello specifico mele, e un bel piatto di maccheroncini o minestra caldi. Ad allietare poi, sulla linea del traguardo e del tempo intermedio i corridori, ci ha pensato la fanfara dei Bersaglieri di Modena. Nel pacco gara, si è potuta trovare la piacevole sorpresa di un capo tecnico pregevole (canotta) legato al nome di una nota casa produttrice, sponsor tecnico, tra l’altro, della manifestazione. Per quanto attiene, invece l’aspetto prettamente tecnico-agonistico, il continente africano l’ha fatta da protagonista, sia nel numero di top-runner presenti, che nel controllo assoluto della corsa e del podio finale. La gara maschile non ha riservata, almeno sul campo, nessuna sorpresa. Il marocchino Elhachimi Abdelhadi ha subito imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, passando al primo giro, 7,5 km, da solo in testa con 200 mt di vantaggio. Col procedere dei chilometri la sua sagoma si è fatta imprendibile, tanto che, Elhachimi Abdelhadi tagliava il traguardo in 1h03’23”, polverizzando il precedente record della corsa. Ma la vittoria viene contestata dal connazionale e forte Abdelkebir Lamachi (Rocco Scotellaro Matera), che fa notare come Abdelhadi era tesserato per una società che non era iscritta alla FIDAL. I giudici accolgono il reclamo e stilano la nuova classifica. Vincitore d’ufficio, Lamachi (1h05’43”), secondo classificato Bchir Mohamed, terzo Kenei Kiprotich. Primo degli italiani, nono classificato, l’inossidabile Mario Ardemagni. Nella prova femminile vittoria facile e prevista della marocchina Laarrouss Khalia (atletica Campania di Aversa), che ha preceduto rispettivamente Monica Casiraghi e l’atleta di casa Elisabetta Lambertini.
- foto a cura di Grazioli
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