Non dubitare mai di se stessi.
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Intervista esclusiva: RACHID BERRADI, primatista italiano di Mezza Maratona
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
In occasione della cena sociale di fine anno dell’Atletica Gavardo (BS), ho avuto la possibilità di conoscere e dialogare con l’importante ospite della serata, Rachid Berradi. Berradi, per quei pochi che non lo conoscessero, si è imposto all’attenzione internazionale nel 1997, quando vinse i Campionati Europei promesse di Turku nei 10000 mt, si piazzò secondo nei 5000 mt e arrivò terzo ai Giochi Mondiali universitari di Catania sempre nei 10000 mt. Nel suo curriculum troviamo anche ben cinque titoli italiani rispettivamente: 10000 mt (1997), cross lungo (1999-2000-2001) e maratonina. Il suo capolavoro, poi, lo ha fatto nel 2002, vincendo la Stramilano e facendo segnare il record italiano di Mezza maratona con 1h00’20”. Dopo, purtroppo, seri problemi fisici lo hanno costretto ad un prolungato stop e ora lentamente sta riprendendo. Rachid, con disarmante semplicità, simpatia e navigata professionalità, ha spiegato le ragioni del suo stop e delineato con chiarezza i suoi impegni futuri.
Rachid, dopo la strepitosa vittoria alla Stramilano del 2002, non hai più gareggiato. Quali i motivi?
“purtroppo, sono stato perseguitato da una fascite plantare, che mi ha fatto optare per una soluzione radicale del problema. Ho deciso, infatti, di operarmi in Finlandia, affidandomi alle mani esperte di un superspecialista del settore. Chiaramente l’intervento al quale mi sono sottoposto ha richiesto e richiede un lungo periodo di recupero, per questo, da quel 2002 memorabile sono fermo”.
Come procede il tuo recupero e quando pensi di rientrare alle gare?
“ho ripreso con molta gradualità e per il momento sto facendo solo dei lunghi. Direi che fin adesso sta procedendo tutto bene, le risposte che giungono dal mio organismo sono buone, ma non ho alcuna fretta di ridurre i tempi di recupero; voglio recuperare bene e senza fretta, quindi il ritorno alle gare non saprei indicarlo, sicuramente se le sensazioni continueranno ad esser positive, non sarà tardivo”.
Quando rientrerai alle competizioni continuerai a cimentarti in pista oppure pensi di cambiare radicalmente specialità? Mi riferisco alla corsa su strada…
“ho deciso che è arrivato il momento giusto, per lasciare la pista, anche perché con i tempi che ho, a livello internazionale non c’è più spazio, il livello è ormai altissimo. Quindi, il mio obiettivo sarà definitivamente quello di puntare alla Maratona”.
A tal proposito, Lucio Gigliotti (ct della nazionale di Maratona) sostiene che tu abbia deciso troppo tardi di dedicarti alla maratona e che avresti dovuto prendere la decisione prima. Cosa rispondi?
“rispetto, naturalmente, l’idea di Gigliotti, ma non ho alcun rimpianto sulle mie scelte passate, rimango convinto che solo ora sia giunto il momento di dedicarmi anima e corpo alla maratona”.
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