Non dubitare mai di se stessi.
{G. Certomà}
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12^ CORRIFERRARA HALF-MARATHON - 15 febbraio 2004
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
Quando si corre si cerca di fare il tempo, di attraversare luoghi e paesaggi in grado di imprimersi nella memoria e di trovare un contorno organizzativo che soddisfi le proprie esigenze. A Ferrara, domenica 15 febbraio 2004, questi tre elementi hanno trovato la giusta fusione. La manifestazione, promossa e organizzata dall’Atletica “Corriferrara” con il patrocinio del Comune, della Provincia, della Regione e dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, non ha certo dimenticato la solidarietà, che ha avuto un ruolo fondamentale, visto che una parte dell’iscrizione sarà devoluta all’Unicef. E i podisti italiani non hanno fatto mancare il loro contributo, essendo giunti in più di 1200 dalle diverse parti d’Italia. Il tracciato, completamente piatto e velocissimo, ha avuto come punto d’avvio uno dei luoghi più suggestivi della cittadina ferrarese, il monumentale Castello Estense. Da qui si è snodato per la periferia e le suggestive campagne, per rientrare in città e concludersi in Piazza Trento Trieste, cuore del centro storico. I molti amatori hanno avuto la possibilità di stare vicino a tanti atleti di caratura internazionale. Gli organizzatori, hanno infatti allestito, per la gara maschile, ma anche per quella femminile, una schiera di top-runner di primissima qualità tecnica. Tra i keniani c’erano James Yatich, Paul Kangogo Kanda (terzo lo scorso anno), David Kipruto, Andrei Sigei, Siras Kiptanui, Timon Kiplagat. Alla pattuglia keniana si affiancavano i marocchini El Marrane, Abdouny, Ribag, Mourad e il burundiano Diomede Cishayo. Le rappresentanze italiane si identificavano nei nomi di Massimo Leonardi e il sempre presente Giuseppe Carella. In campo femminile le italiane Maria Cocchetti, Simona Viola e Monica Botticelli hanno provato ad impensierire le keniane Josephine Wangoi e Dinah Chepchumba.
LA GARA
Con una temperatura piuttosto rigida, un cielo coperto e una lieve foschia, come da programma, alle ore 10:00 in punto, il classico colpo di cannone ha dato il via alla 12^ Corriferrara. Nelle fasi iniziali (primi 4 km) la gara è stata caratterizzata da un ritmo molto lento, dato che si andava intorno ai 3’10” al km. Nonostante ciò, la testa della corsa ha iniziato ad allungarsi e otto atleti prendono il comando. Accortisi del ritmo non elevatissimo, i keniani Yatich e Sigei forzano ulteriormente l’andatura portandola a 3’00” al km. Lo strappo dei due africani provoca i primi distacchi dal gruppo di testa. A perdere subito contatto è l’italiano Leonardi e poco dopo Cishayo e Biwott; l’ultimo a staccarsi, intorno al 15° km, è Paul Kanda. Rimangono dunque, in testa Sigei, Yatich e Kipruto. A fare generosamente l’andatura è sempre Sigei, seguito come un’ombra da Kipruto e Yatich. Tutto rimane invariato fino ai 195mt finali, quando, in una splendida volata a tre riusciva a spuntarla Kipruto (1h03’45”) su Sigei (1h03’46”) e Yatich (1h03’50”). Primo degli italiani il bravo Massimo Leonardi, che con una condotta di gara saggia e regolare ha conquistato un buon sesto posto. Per la gara femminile tutto è quasi andato come previsto. La favorita della vigilia, infatti, Dinah Chepchumba, è stata in testa alla gara sin dalle battute iniziali. Forse, però, il forte ritmo imposto le ha causato un leggero calo nei chilometri finali, tanto che, l’italiana Maria Cocchetti l’ha insidiata da vicino; ma l’atleta africana, reagendo, è stata in grado di tagliare per prima il traguardo in 1h14’04”, davanti alla Cocchetti (1h14’22”) e a una sorprendente Marina Zanardi (1h16’05”).