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1^ EDIZIONE DELLA “BRESCIA MARATHON 26,2 MIGLIA”
27/03/2008
di
Giovanni Certomà
Il già nutrito numero di maratone presenti nel calendario italiano si è arricchito di una neonata d’eccezione: la “Brescia Marathon”. L’evento podistico è stato fortemente voluto ed organizzato dal gruppo del dott. Rosa & Associati, allo scopo di offrire non solo agli specialisti, ma al folto popolo degli amatori un tracciato che desse la possibilità di realizzare buoni tempi cronometrici. La gara, infatti, si è snodata lungo un percorso sostanzialmente pianeggiante, (eccezion fatta per qualche falso piano e dosso) alla stregua delle più importanti maratone internazionali. La maratona è partita da via Famiglia Boccacci, nei pressi dello stadio, ha attraversato i comuni limitrofi di Roncadelle, Castelmella e Flero ed è rientrata in città, concludendosi nel cuore del centro storico. Obiettivamente non male il numero degli iscritti a questa prima edizione: 636 e quello degli arrivati: 491. Gli organizzatori si sono dichiarati soddisfatti di queste prime cifre, rimarcando in modo particolare che numerosi sono stati gli amatori stranieri presenti, e soprattutto hanno affermato che già dal prossimo anno si punterà a far diventare internazionale la gara.
Ø Per quanto attiene l’aspetto propriamente tecnico, gli atleti d’alto livello presenti alla prima di Brescia, non erano tantissimi, ma sicuramente di prim’ordine. Il solo italiano presente era Francesco Bennici, reduce dall’ottimo 3° posto ai recenti Campionati Societari di Cross e con un tempo di 1h’02”28 sulla mezza. Per il resto solo Kenia: Sigei Mathew non ancora vent’enne e già con un primato personale di 2h’10”10 ad Amsterdam lo scorso anno; Isaac Kiprono con un personale sulla distanza di 2h’09”59 e che ha svolto la funzione di lepre; Eliud Lagat, ventotto anni, con un crono da 2h’11”21 anch’egli lepre; infine Eliud Kibet Kirui atleta del 1975 che a Brescia ha debuttato sulla distanza e che si allena solitamente sugli altipiani africani assieme a Kimayo e Kipkoech. Tra le top runner, invece, le italiane hanno prevalso. Erano presenti Simona Viola che alla Roma-Ostia dello scorso 23 febbraio ha realizzato un’ottima prestazione; l’ultramaratoneta Monica Casiraghi; Gloria Marconi, Giustina Menna e l’atleta slovacca Eva Neznama.
In una Brescia umida e con un sole avvolto da una sorta di velo di Maya, alle 8:00 del mattino Piazzale Vivanti accoglie i puntuali maratoneti che già si scaldano con creme e stretching. Si intravedono i top runner, il non vedente Durante ed il gruppo degli ultramaratoneti, chiamati dallo speaker a fare la foto di gruppo. L’orario di partenza, fissato per le ore 9:15 è rispettato. Prendono la testa della corsa i quattro keniani e l’italiano, che già dopo due chilometri fanno il vuoto dietro di loro. Procedono regolari, con le lepri Lagat e Kiprono davanti, Bennici dietro e alle spalle del siculo Sigei ed Eliud. Al 5° chilometro passano in 15’17”, al 10°km in 30’48-50 e poco prima del ventesimo chilometro la disposizione dei cinque subisce un cambiamento: le due lepri sempre davanti appaiate e gli altri due africani insieme a Bennici in seconda linea. Alla mezza maratona transitano ancora incollati l’uno all’altro con il tempo di 1h’04”35- 36. Subito dopo, però, Bennici denota qualche difficoltà a tenere il ritmo degli africani, perde qualche metro, la lepre Kiprono lo affianca e gli passa qualche spugna e gli propone un ritmo più congeniale per permettergli di superare la crisi. Tutto è inutile, perché l’atleta siciliano dei Carabinieri abbandona intorno al 25° chilometro e lo stesso fa la lepre Kiprono. Procedono dunque in tre, transitano dal trentesimo chilometro in 1h’31”47 e come da accordi, anche la seconda lepre Lagat si ferma. Rimangono quindi al comando il giovanissimo Sigei ed Eliud Kirui, quest’ultimo però, non riesce a tenere il ritmo di 3’03” e dopo il trentunesimo chilometro Sigei parte in solitaria fino al traguardo chiudendo in Piazza Vittoria con il ragguardevole tempo di 2h’09”17, rec
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