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ANTIGLOBALIZZATORI SULLA STRADA SBAGLIATA

ANTIGLOBALIZZATORI SULLA STRADA SBAGLIATA

27/03/2008


Di
Giovanni Certomà



Dinanzi agli avvenimenti verificatisi in questi giorni a Genova, in occasione del G8, non si può che esprimere una profonda e infinita indignazione. Quando ci si organizza ed in modo così intenzionale si va soltanto a distruggere un’intera città con forme d’autentica guerriglia, la protesta anche la più fondata, perde inesorabilmente ogni ragion d’essere. E quando, così violentemente si va a “protestare”, è inevitabile che qualcuno ci lasci le penne. Questo è quanto mi è accaduto di pensare ad un’immediata visione delle immagini trasmesse dalle diverse televisioni. Poi certo è d’obbligo una più razionale analisi, che invita a individuare delle distinzioni di comportamenti e di anime diverse all’interno dello stesso movimento antiglobalizzazione. Non è e non deve essere questo il modo con cui schierarsi contro la globalizzazione economica– politica messa, senza dubbio in atto, dagli “Otto grandi della terra”. Forse, la via di un dialogo più pacifico e sensato da entrambe le parti, potrebbe significare maggiore progresso anche nel segno di una globalizzazione più sostenibile. Mai più proteste di questa matrice e mai più morti in quella maniera!
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