Articoli

A POCO PIU’ DI UN ANNO DALLA SCOMPARSA DEL SOCIOLOGO GIUSEPPE GUARNIERI

A POCO PIU’ DI UN ANNO DALLA SCOMPARSA DEL SOCIOLOGO GIUSEPPE GUARNIERI

prof. Giuseppe Guarnieri

30/05/2009


TESTIMONE DI UNA CULTURA APERTA E MAI SETTARIA


Ricordo ancora come se fosse ieri quel giorno caldo di agosto di 18 anni fa quando io, giovane studente di pedagogia con la passione per la filosofia, andai a trovarLo sotto la tettoia al fresco, della sua amata casa di Roccella nel primo pomeriggio, dove era solito rifugiarsi e dedicarsi ai suoi studi e alle sue meditazioni spirituali. Gli portai delle pagine in cui avevo messo giù delle mie idee su un presunto, pseudo “sistema filosofico”. Lui le lesse e mi disse: “in nuce ci sta qualcosa di significativo”. Da lì iniziò la nostra frequentazione che si intensificò, quando mi invitò a prendere parte alla nascita di un gruppo di preghiera che stava costituendosi a Roccella proprio in quel periodo legato alla Comunità dei figli di Dio (fondata dal mistico Don Divo Barsotti). Nacque subito una grande intesa col collante comune della spiritualità, da Giuseppe Guarnieri vissuta nella quotidianità del proprio lavoro, nella famiglia e nel sociale con umiltà e totale apertura al confronto con tutte quelle forme di cultura che vicine non erano ad una ispirazione cristiana. Spesso si dialogava di questioni teologiche o religiose in genere; ricordo ancora quando mi disse: “Giovanni sei fortunato, già alla tua giovane età vivi la spiritualità con questa consapevolezza e intensità”. Io lo ringraziai, soprattutto perché è stato per me esempio di intellettuale e studioso disponibile a confrontarsi sempre con tutti coloro che non la pensavano o non condividevano i valori cristiani che lo hanno sempre guidato. Presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna dove lui era docente ordinario della cattedra di Storia del pensiero sociologico era sempre visibile sulla scrivania del proprio studio la Bibbia. I suoi studi sono stati sempre indirizzati all’approfondimento dei risvolti antropologici ed etico-religiosi dello sviluppo teorico della sociologia. Numerose sono le sue pubblicazioni in merito: Sociologia e antropologia in alcuni scritti di G. Morra , Esculapio, Bologna, 1996; Morale e società in E. Durkheim , Esculapio, Bologna, 1994; Naturale e soprannaturale nella sociologia di L. Sturzo , Barghigiani, Bologna, 1990; Max Weber in Italia , in ”Studi di sociologia”, 1984. E proprio nel 1995 mi chiese di scrivere una recensione al suo saggio Morale e società in E. Durkheim. Per me fu un grande onore e mi impegnai tantissimo ricordo. Avevo appena finito l’università e da giovane laureato mi stavo impegnando a scrivere su un saggio realizzato da uno dei sociologi italiani più “nuovi” e senza para occhi. Nel 1998, ormai la nostra amicizia si era molto radicata, fui io a chiedergli di scrivere la prefazione alla mia prima opera, un saggio di filosofia morale dedicato al filosofo Erminio Juvalta. Ricordo ancora con estrema emozione quanto scrisse: ” Giovanni Certomà, giovane studioso calabrese, con rigore e serietà d’indagine, con questo volume ci introduce nella conoscenza del moralista italiano […]”. E a dimostrazione ulteriore che sempre l’Assoluto è stata la sua guida, alla fine di quella prefazione il prof. Guarnieri scriveva: “Il primato della coscienza è per Juvalta un’esigenza imprescindibile. Una coscienza veramente trascendentale e quindi autonoma raggiunge però il suo fine quando è illuminata dalla Trascendenza. La coscienza diventa un vero testimone di questa Presenza.
In questo modo la coscienza è creatrice e dinamica e non si lascia irretire da un freddo dovere, ma il dovere si fonda sui valori e soprattutto su Qualcuno che li avvalora”. Non sono mai riuscito a darGli del “tu”. Mi sono rivolto a Lui con il Lei. Ma ora ti saluto Peppe e ti chiedo di illuminarmi ancor di più da lassù.

Ciao, con profondo affetto, Giovanni.

Giovanni Certomà

Lascia un Commento


Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003:
i dati personali, sono raccolti al fine di registrare l’Utente, di attivare nei suoi confronti i servizi richiesti e di prestare le relative comunicazioni. I dati sono trattati elettronicamente nel rispetto delle leggi vigenti. L’interessato gode dei diritti di cui all’art.7 D.Lgs 196/2003.