13/10/2009
È una problematica che include ed attrae tutto ciò che rientra nella parte più profonda dei propri desideri. Non è necessario, io credo, disquisire dei concetti più alti che la storia del pensiero ci ha tramandati, né compiere pericolosi volteggi linguistici. Semplicemente ci si trova dinanzi a quella "scintilla" che parte dal centro del nostro corpo e ci induce a seguire le passioni, le voglie, le persone, le situazioni; tutto ciò che ci permette di stare "bene". Quando, per le ragioni più disparate, si insinua quell´"ostacolo" che si frappone tra il nostro essere proiettato fuori e ciò che fino a poco tempo prima ci faceva stare "bene", ecco che accade lo spegnimento della centralina che animava e alimentava attimo dopo attimo ogni nostro pensiero, ogni nostro gesto. È forse uno dei frangenti più difficoltosi da gestire e trasformare in energia che possa permetterci di risalire, riemergere, riafferrare quel "pallone" gonfiabile che ci condurrà fuori dall´acqua insonorizzata. Prima la solitudine, poi gli affetti, gli Amori saranno determinanti per riprovare ancora più forti e convinti di prima. Anche gli esempi vivi di Chi ha attraversato lo spegnimento di quella "centralina" potranno rappresentare il nostro asso nella manica. E allora "l´impossibilità di fare ciò che si vorrebbe" si tramuterà in "sono sempre qui, più forte e in corsa come prima!".