18/01/2013
In tanti, nel corso della storia, si sono chiesti dove fosse Dio. Ancora oggi, soprattutto dinanzi alle negatività del mondo, molti si chiedono dov’è Dio? Eppure la risposta è così semplice, del resto, Gesù stesso lo ha detto: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Il soprannaturale, l’infinito, è, nell’atto di ogni consacrazione, carne e sangue in quella particola che accogliamo dentro di noi, che diveniamo “tempio” di Gesù, di Dio, dello Spirito Santo. Giungere a questa consapevolezza non è certo immediato o facile, lo riconosco, ma quando ci si arriva, e prima o poi ci si arriva, un velo cade; gli occhi della fede diventano brillanti, il nostro cuore ed il nostro animo vengono letteralmente trasformati; e trasformata sarà la nostra vita quotidiana, fatta di relazioni, di parole, di gesti, di affetti. E quando si è lì, dinanzi a Lui, durante l’adorazione eucaristica, non puoi mentire, o fingere, o essere un altro. Quando si è lì, non si può che lasciarsi andare, farsi travolgere dalla quiete che Lui ti infonde, e le preghiere che fuoriescono dalla tua bocca sono dettate dallo Spirito Santo che lavora dentro il tuo cuore: lascialo fare, senza chiederti dove voglia portarti; ti condurrà sicuramente da qualche parte. Bisogna solo spogliarsi del proprio orgoglio, delle false convinzioni culturali, riconoscere la propria pochezza. Gesù ci guarda ed è la che si consuma il “miracolo”, ci si sente cambiati e non in modo temporaneo, ma permanente.