20/03/2013
Quante se ne sentono in questi giorni sul conto dell’ex cardinale Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco I. La Chiesa, lo sappiamo, nel corso della propria storia ha attraversato momenti difficili; e quello che si sta vivendo nel presente è sicuramente uno dei più complicati sotto diversi aspetti; talmente complesso che hanno indotto, umilmente Benedetto XVI, a dare le dimissioni. Ma la bontà divina mediante la presenza dello Spirito Santo, ha dato ulteriore conferma, forse anche a chi è poco o per nulla credente, di quanto la storia sia guidata dalla luce di Dio. E i cardinali elettori si sono fatti “plasmare” dal soffio dello Spirito individuando come nuovo pastore della Chiesa cattolica romana, una figura come il cardinale Jorge Bergoglio, argentino, di origini italiane. La spontaneità, l’umiltà, l’umanità, con questi tratti essenziali si è presentato sulla loggia papale la sera dell’elezione; chiedendo la benedizione del popolo di Dio. E continuando nei giorni successivi a dare prova di quanto sia “umano”. Uomo tra gli uomini. Persona tra le persone. Pastore del suo gregge. Questo è Papa Francesco I. Sta suscitando stupore per il suo rompere tradizioni rituali e di protocollo; sta diffondendo una voglia di Dio come mai si era vista nel popolo cristiano tutto. E qualcuno non perde l’occasione di costruire dietrologie, insinuando che questo suo modo di fare poi, è voluto e mirato per mettersi in mostra, cercare gli applausi come un consumato uomo di spettacolo. E’ solo un uomo che vive la parola del Vangelo in forma essenziale, senza orpelli o cure per l’estetica, ma guarda al cuore dell’uomo e si pone al suo servizio, perchè in ogni uomo Jorge Bergoglio incontra Dio, Gesù, la Trinità tutta.