10/09/2013
- Interviste a Paola Pinchera - Paolo Damiani - Sisinio Zito - Si è concluso, anche per questo anno, il trentattreesimo, il Roccella Jazz Festival, l’edizione potremmo definirla, delle accese polemiche, come mai era accaduto. L’origine di tutto è sempre quella economica che, per questo 2013, ha messo praticamente in ginocchio l’Associazione Culturale Jonica, ideatrice del Festival e il suo Presidente, ex senatore della Repubblica, Sisinio Zito (si ascolti l’intervista). Vi è stata, infatti, la mancata erogazione del 60% (13800 euro) della somma, che il Ministero dei Beni Culturali aveva stanziato al Festival per questa edizione, ovvero 200.00 euro. Solitamente il contributo veniva dato ai fini di luglio, inizi di agosto ed invece, gli organizzatori si sono ritrovati senza, non potendo neppure fare fronte alle spese vive. Ma prima ancora, sulla stampa nazionale, due artisti che si erano esibiti al Festival, nelle passate edizioni, Max Aloe e Mirko Guerini, denunciavano pubblicamente il mancato pagamento delle loro esibizioni. Prima di questa accensione delle polveri, si era già consumato il divorzio tra lo storico direttore artistico, Paolo Damiani e l’organizzazione del Festival. Damiani, infatti, dopo ben 32 anni di direzione, decideva di lasciare come segno di protesta pubblica ed attirare l’attenzione su questo evento musicale e culturale di portata internazionale (si ascolti l’intervista). I nuovi direttori artistici diventavano Paola Pinchera (si ascolti l’intervista) e Vincenzo Staiano. Ma le incombenze economiche erano incalzanti, tanto da mettere a serio rischio i vari concerti programmati dal 14 al 24 agosto in diversi comuni, incluse le quattro serate finali a Roccella Jonica, presso il Teatro al Castello. Ed ecco che il consiglio comunale di Roccella Jonica si riunisce in seduta straordinaria, il 13 di agosto, e compie un gesto, oggettivamente, poco usuale, che non è stato esente da critiche provenienti da qualche parte politica. Tutti i componenti della giunta comunale ad eccezione del consigliere Giuseppe Alvaro, hanno rinunciato alle indennità ed ai gettoni di presenza, per contribuire concretamente, per un totale di 11 mila euro, alle spese vive del Festival. Inoltre, è stato firmato un documento – ad accezione del consigliere Alvaro - in cui si dà mandato all’assessore al Bilancio, Vittorio Zito, di recuperare “in attesa dell’erogazione del finanziamento, le risorse da anticipare per non annullare i concerti programmati”. E per la prima volta, operazione che andava fatta secondo me, molti anni prima, non sono stati più disponibili biglietti gratuiti; con la conseguenza che, coloro che hanno voluto assistere ai concerti, hanno dovuto pagare l’ingresso. Certo, nelle prime tre serate al Teatro al Castello, ciò ha determinato un calo di pubblico, ma quello che c’era, era realmente interessato e motivato; nella serata finale, con la presenza della grande cantante israeliana, Noa, si è registrato il tutto esaurito. Una edizione che, per certi versi, definirei storica, di svolta, sperando che, veramente, si possa attingere per il futuro, a finanziamenti certi e non solo pubblici.