06/04/2014
Guarda il servizio fotografico La quattordicesima edizione della maratona meneghina ha dato testimonianza ulteriore che, grazie alla formula delle staffette (9.512 partecipanti), che corrono per raccogliere fondi da devolvere a diverse Onlus, l’evento ormai sta entrando a fare parte della città e non viene più vissuto come una sorta di corpo estraneo. L’attuale gruppo di coordinamento della Milano Marathon può, credo, ritenersi soddisfatto dei risultati fin qua ottenuti. Anzi, potrebbe essere il sentiero da percorrere più velocemente, per ulteriormente incrementare questo ambito, nelle prossime edizioni.
Sul piano prettamente tecnico, è stata una gara, al maschile, apprezzabile e con un crono interessante. I protagonisti, come sempre oramai, sono stati gli atleti africani. Qualcuno dei favoriti della vigilia, è saltato, ma il gradino più alto del podio è stato conquistato sempre da un keniano, Francis Kiprop, in 2h08’53’’, che ha preceduto il connazionale Stephen Kipkemei Tum (2h10’41’’) e l’eritreo, arrivato stremato al traguardo, Chebre Kibrom (2h11’12’’). Al femminile, vittoria solitaria della keniana Visile Jepkesho, 2h28’40’’, sulla connazionale Monica Jepkoech (2h34’49’’) e l’etiope Megersa Mergertu (2h35’41’’). C’era in palio anche il titolo italiano di maratona, anche se, a mio modesto parere, un Campionato Italiano dove, al maschile, i soli partecipanti top, erano Danilo Goffi e Stefano Scaini; ed al femminile non erano presenti le azzurre Straneo, Incerti, Quaglia che, invece, hanno partecipato alle staffette, merita di essere ripensato nella formula e forse nel suo complesso. Milano ha decretato il trionfo di un eterno e sempre caparbio Danilo Goffi che, all’età di 41 anni e tanta voglia di correre e rimettersi in gioco, ha conquistato il titolo tricolore per la seconda volta in carriera, dopo quello del 1995 a Venezia. Goffi oggi ha corso in 2h17’20’’. Al secondo posto, l’atleta della Pro Patria Milano, Renè Cuneaz (2h20’03’’). Terzo, Giovanni Grano (2h27’38’’). Campionessa italiana, invece, Claudia Gelsomino (2:51:22), davanti a Franca Maria Chiorazzo (2:54:28) e Tatiana Betta( 2:55:22).