31/07/2014
Ci sono momenti, apparentemente inspiegabili, in cui una scintilla accende il fuoco della voglia di scrivere, per condividere uno stato d’animo, un’emozione provata.
L’atto di contemplazione di Gesù Eucaristia per me, è uno di questi. Immersi come siamo nella frenesia e nell’apparenza della nostra quotidianità, l’entrare in chiesa, inginocchiarsi, pregare, restare in contemplazione di Gesù, vivo nell’Eucaristia, dinanzi a noi, è necessario, vitale, per poter dare un senso ai passi ed al cammino della nostra vita.
La contemplazione di Gesù Eucaristia scioglie qualunque nodo esistenziale, emotivo. Lui di fronte a te, a me, a noi; non ci chiede nulla ma ci parla attraverso i pensieri che nascono nella nostra mente.
Poi, il rivolgersi a Lui con la preghiera è un moto naturale dello spirito, come un bimbo che abbraccia la sua mamma.
Una sensazione forte di serenità avvolge la mente, l’anima, il corpo, ed il tempo si annulla...
Benedetti quei sacerdoti che, nelle proprie parrocchie, istituiscono la quotidiana esposizione di Gesù Euaristia.