15/04/2015
- GUARDA LE FOTO - La corsa ed in particolare la disciplina di maratona, è uno straordinario banco di prova , condividere con tanti altri le stesse emozioni e le stesse fatiche sportive. Ho sempre pensato che si debba correre per stare bene con sé stessi, con gli altri e che, tutto ciò che accade in quei 42 km 195 metri, sia un arricchimento che ci rende più consapevoli e più forti nella vita quotidiana di ognuno. Ecco, tutto questo ho visto nella ultima edizione della Milano Marathon che, finalmente, è diventato un evento coinvolgente, non solo nel numero dei partecipanti, oltre 15mila, ma nella presenza massiccia di spettatori lungo il tracciato. La parola e la scrittura sono uno straordinario mezzo per tradurre emozioni e stati d’animo, ma sempre limitato. Uno scatto, una immagine, invece, riescono a rappresentare in modo più profondo quanto si è provato lungo quei 42km 195 metri. Per questo condivido con voi questi scatti: quelli della delusione bagnata dal pianto dell’amico Filippo Lo Piccolo che, dopo tre mesi di faticosa preparazione, ha visto sfumare le sue aspettative; la gioia dei vincitori Mungara e della connazionale Karimi; la fatica estrema che traspare dagli sguardi e dai volti ricoperti di sale. Per me è stata una occasione per rivedere amici top – runner, manager, giornalisti e fotografi.