02/06/2019
Le carceri italiane, si sa, stando ai dati e non alle opinioni, versano in condizioni drammatiche: sovraffollate, pessime condizioni strutturali, ore insufficienti per il personale specializzato a vari livelli. Per dare un senso e una flebile possibilità di un recupero, servono progetti in grado di ridare vitalità. Nella Casa di reclusione di Milano Opera, da diversi anni si sta cercando di fare ciò, grazie al Progetto “Leggere Libera – Mente”. L’idea nacque proprio ad una operatrice, la psicologa Barbara Rossi che, dovendo scegliere di accettare un incarico in cui aveva un pugno di ore da spalmare su 30/40 detenuti, assolutamente insufficienti per condurre un lavoro serio, opto di non accettare quell’incarico. E insieme ad altri colleghi fondarono Cisproject, che ideò il progetto “Leggere Libera – Mente”.
Si parte nel 2008, “per promuovere la curiosità verso la lettura e la scrittura, ritenendo che possano essere occasione di crescita personale”.
Per questo obiettivo si organizzan diversi laboratori: lettura libera, scrittura autobiografica, studio, giornalismo, redazione del giornale In Corso d’Opera.
E ancora “una serie di eventi organizzati periodicamente permettono a quanti interessati di partecipare ai lavori dei laboratori, consentendo un confronto tra il mondo interno al carcere e il mondo esterno, sui temi trattati.
STAFF: – Leader Project e coordinamento: Dr. Barbara Rossi – Direttore responsabile della rivista In corso d’Opera: Renzo Magosso – Vicedirettori: Daniela Bianchini (deceduta da oltre 1 anno) e Marco Volpati – Coordinamento: Paolo Romagnoli – Aiuto coordinamento: Dr. Paola Maffeis – Reporter di viaggio: Elisa Mercadante – Ufficio stampa: Federica della Casa – Art director: Carlo Ubezio – Supporter: Giulia Molari – Supporto informatico laboratori: Alberto Mecca
Ascoltiamo in questa video – intervista la dott.ssa Barbara Rossi.