02/08/2019
Prima del 2016, anno in cui per la prima volta andai a Castelbuono (PA), desideravo da tempo assistere a questa corsa, ormai storica, la più antica d’Europa. In quell’anno, finalmente, fui anch’io parte di quell’evento socio – culturale, prim’ancora che sportivo. Fu un immediato “abbraccio”, fatto di accoglienza genuina e sincera amicizia che, nel corso degli anni si è rafforzata. Da quel 2016 attendo con impazienza il 26 luglio dell’anno successivo per riabbracciare i molti amici e per riassaporare la “pasta alla Norma” di Natale; perché il Giro, tra le tante cose, è anche scoperta della tradizione culinaria di questo lembo di Sicilia. “A cursa i Sant’Anna” si inserisce all’interno dei nove giorni consecutivi di festeggiamenti in onore della patrona, Sant’Anna, e ogni sera c’è una processione che tocca punti sempre diversi di questa cittadina. Ed è affascinante respirare la devozione religiosa che, col passare dei giorni diventa un tutt’uno con quella trepidante attesa della Corsa. Rivedere Piazza Margherita, il cuore di Castelbuono, è come riaprire lo scrigno dei ricordi che mai ti hanno allontanato da questo luogo. E questa “magia” non è solo una sensazione personale, ma ciò che ogni persona prova venendo al Giro; proprio ciò che ti fa innamorare di questo posto e ti fa attendere il prossimo 26 di luglio.