27/03/2008

Il giorno venti Marzo 2007 le classi terze della scuola Luini Falcone del plesso di viale Campania si sono recate in gita in provincia di Como, a Villa Guardia, per scoprire il viaggio del latte (dalla mucca alla bottiglia) ed il funzionamento di una ditta che produce latticini, la Carnini.Già alla partenza da scuola ci sono stati dei problemi: delle ragazze, infatti, sono arrivate al pullman con un quarto d’ora di ritardo e noi stavamo già partendo. Oltre il tempo perso per questo motivo, anche il traffico ha rallentato il viaggio. Arrivati al paese dove si trova la fabbrica dove si svolgeva la nostra visita, come se non bastasse, non trovavamo la via giusta, una ulteriore perdita di tempo. Alla fine siamo giunti allo stabilimento dove ci hanno raggiunto delle guide che ci avrebbero spiegato il funzionamento dei macchinari durante la visita. Entrati nell’edificio siamo stati accolti in una stanza adibita ad aula conferenze dove, grazie all’aiuto di un computer, ci hanno mostrato delle immagini riguardanti la fabbrica ed i suoi prodotti. L’azienda Carnini è stata fondata da una famiglia valtellinese, appunto i Carnini negli anni trenta. Ancora oggi la valle produce il formaggio messo sul mercato. Il primo prodotto di quest’azienda era il latte, anche oggi è l’alimento su cui la Carnini punta di più. Il latte viene prodotto da mucche presenti in stalle in provincia di Como, Varese, Sondrio e Milano. La mungitura oggi avviene attraverso delle macchine che non danneggiano le mammelle dell’animale, così che non si sforzi e soffra. Appena munto il latte viene filtrato grossolanamente, togliendo l’eventuale fango e paglia. Dopo di che viene trasportato in azienda usando dei camion cisterna frigoriferi: la cisterna è divisa , cosi che se il latte prodotto da una fattoria contiene antibiotici, non contamini gli altri. Per vedere se ci sono di questi problemi nel latte, vi è un laboratorio apposito, dove ci sono dei veri specialisti. Controllata la qualità, il latte viene separato dai grassi, o panna, attraverso la centrifuga che gira a millesettecento giri al minuto.questi grassi poi verranno reinseriti nel latte a seconda che si voglia produrre latte intero o parzialmente scremato(Lo scarto dei grassi viene utilizzato per produrre la panna ed il burro). Dopo essere stato nella centrifuga il latte passa nell’omogeneizzatore, che lo scalda per ridurre di dimensione i grassi. Dopo l’omogeneizzatore, passa al processo della pastorizzazione, il quale permette che il prodotto duri di più (secondo delle regole internazionali sei giorni), questo grazie ad un veloce rialzo di temperatura. Finiti questi processi il latte viene confezionato, o in bottigliette di plastica o in cartoncini tetra-pac e viene portato nei negozi o nei supermercati con l’ausilio di camion; la Carnini ne possiede centoventi. Terminata la spiegazione abbiamo fatto un veloce giro in centrale, per vedere da vicino i macchinari ed il sistema di lavorazione. Alla fine del giro, dopo la consegna di alcuni sacchetti omaggio, ci siamo recati ad una fattoria da dove proviene parte del latte dell’azienda Carnini, la guida ci ha spiegato da che cosa è composto il mangime degli animali e ci ha mostrato la sala di mungitura. Appena terminata la visita, dopo una breve merenda, siamo tornati al pullman che ci avrebbe ricondotto a Rozzano. In questa gita mi sono stupito di quanti trattamenti subisca il latte prima di arrivare sulle nostre tavole; io infatti credevo che venisse solamente depurato da eventuali sporcizie, invece subisce ben due trattamenti dall’agricoltore e quattro in fabbrica. E’ stata una gita molto divertente, anche se, a mio parere, il giro nella centrale produttiva poteva essere più lungo. Il momento più interessante, ma anche “puzzolente”, è stato quando siamo entrati nella stalla.
Credo che d’ora in poi, quando berrò del latte, penserò a tutti i trattamenti a cui è sottoposto.

di
Massimo Costa





di
Alessandro Venosa Autori Vari - 3^ N