27/03/2008

Il curling è nato intorno al XVI secolo in Scozia dove divenne, in quel periodo, vi erano numerosi laghi ghiacciati abbastanza spessi da reggere il peso della stone, la pietra che viene tirata. Sempre in Scozia si è costituita la prima federazione chiamata World Curling Federation, la principale federazione al mondo. Il curling divenne disciplina olimpica nel 1924 ai giochi olimpici invernali di Chamonix fino al 1932 a Lake Placid. Poi non è stato più incluso ed è rientrato nel 1998 come specialità olimpica, durante le Olimpiadi di Nagano. In Italia il curling venne praticato inizialmente a Cortina d’Ampezzo, nel 1952, e poi si diffuse sempre più tanto che, è stata allestita una squadra nazionale che ha esordito proprio alle Olimpiadi di Torino.
Il curling è uno sport praticato sul ghiaccio dove si devono tirare delle pesanti pietre di granito levigato per farle entrare in un cerchio.
Il campo dove si gioca è chiamato rink, la superficie è lunga 44,5 m e larga 4,75 m; è perfettamente livellata per fare scorrere le stones, che sono le pietre che vengono tirate e pesano 19.96. Alle estremità del rink sono disegnati due cerchi che sono le house con un raggio di 1,88 m, il centro delle house è chiamato tee.
Il gioco viene praticato da quattro persone per ogni squadra, le squadre che competono sono due.
I componenti della squadra tirano due volte ciascuno, uno dopo l’altro, alternandosi, l’ultimo che tira è lo skip che è anche il capitano della squadra.
I primi tre giocatori fanno lo sweeping, pulendo il ghiaccio per non rallentare la stone, mentre lo skip sta nella house per coordinare la squadra, quando lo skip deve fare il tiro, il viceskip (il terzo che tira) va alla home, per coordinare la squadra.
Lo scopo è quello di bocciare le stone avversarie, cioè spostarle dalla tee per fare entrare la propria stone.



I risultati Olimpiadi di Torino 2006

1 Canada
2 Sweden
3 Finland
4 Switzerland
5 United States



di
Valerio Balsamo - Laboratorio Informatica