Non dubitare mai di se stessi.
{G. Certomà}
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Impressioni sulla catastrofe del maremoto
27/03/2008
Il 26 dicembre 2004 ,ero a casa mia con i miei genitori e al tg1 ho sentito del maremoto nel sud-Est Asiatico.
Seguendo gli speciali del tg che si susseguivano su quasi tutti i canali televisivi, ho potuto apprendere la gravità del fatto e come sia potuto avvenire una tragedia di quella portata. Tutto ciò è stato originato da una scossa di terremoto molto forte, a causa della quale nel fondale marino si è creata una spaccatura; questo ha causato un’onda anomala (”TSUNAMI”)di circa 30 metri, che si muoveva ad una velocità tale che nell’ arco di 8-10 ore ha travolto tutto ciò che incontrava, provocando migliaia di morti e una distruzione totale. Ho commentato con i miei familiari e con alcuni amici le immagini terribili e crudeli che la tv mandava in onda. Ogni volta mi prendeva un nodo alla gola per l’emozione pensando che molti bambini sono morti o sono rimasti soli.
Secondo me non è giusto che si continuino a mostrare le immagini del disastro, perché possono intaccare la sensibilità di ognuno di noi, anche se non siamo coinvolti direttamente nel disastro. Si può informare la gente di quello che si stà facendo solo a parole e non speculare sempre sul fatto che si è data la notizia per primi o che si è fatto vedere più morti rispetto ad altre
reti televisive. E’ VERGOGNOSO!!!!!
Quello che noi possiamo fare è aiutare quelle popolazioni mandando medicine, generi alimentari, vestiti e volontari per aiutare a ricostruire quei luoghi e per non farli sentire soli; tanti medici per curare i feriti e prevenire qualche epidemia. Perché dobbiamo chiederci sempre ”Cosa possiamo fare?” e non ”Cosa abbiamo fatto perché questo non succedesse?”. Non è giusto che avvengano sciagure di tale portata.
Con la tecnologia moderna e con un po’ più di organizzazione quelle popolazioni potevano essere SALVATE.
di
Leonardo Di Giovanni
Era il 26 dicembre scorso e assieme ai miei genitori stavamo festeggiando S. Stefano con i nonni quando ci siamo accorti che la televisione stava trasmettendo un’edizione straordinaria del telegiornale per raccontare che nel Sud-Est asiatico si era verificato un disastroso terremoto con l’epicentro al largo dell’isola di “Sumatra”; seguito da un forte maremoto con una serie di onde alte anche 10 metri, in quel momento si parlava di circa 10.000 morti. Il maremoto si è abbattuto a sud dell’India, in Thailandia, nello Sri Lanka, in Indonesia, in Malesia e su alcune isole delle Maldive che sono state completamente sommerse. Così, dopo aver ascoltato tutta l’edizione straordinaria del TG5, abbiamo discusso dell’accaduto con i miei nonni e ci siamo resi conto che era una vera catastrofe umana dato che i morti continuavano ad aumentare di ora in ora.
Ho seguito, con i miei genitori, programmi televisivi speciali che raccontavano in modo particolare e specifico questa tragedia, oltre ai normali telegiornali quotidiani. Tutti questi programmi continuavano a descrivere questo fatto disastroso con testimonianze di persone italiane sopravvissute al maremoto e con immagini che sono state riprese dai turisti stessi che si trovavano in quei luoghi di vacanza; questi ultimi muniti delle loro videocamere hanno registrato addirittura dai tetti degli alberghi, dalla spiaggia e da sopra gli alberi. Erano immagini sconvolgenti e non voglio immaginare tutti quei bambini e adulti che erano in riva al mare a giocare o passeggiare cosa abbiano potuto provare mentre venivano travolti da quelle onde anomale.
Vedendo quelle immagini mi sembrava di vivere la cosa in prima persona e, non nascondo, che quei giorni di festa li ho trascorsi con forte tristezza; ho provato per quella povera gente un forte senso di tenerezza e gli auguravo di vero cuore di venirne fuori da quella brutta situazione senza doverne pagare con la vita, ma purtroppo la maggior parte non ce l’ ha fatta e tuttora ci sono ancora parecchi dispersi i cui parenti non<
1^ N - S.M.S. ”Luini-Falcone” - Rozzano (MI)
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