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Orienteering e trekking a Canzo

02/10/2008


 

  Il giorno 30 Settembre 2008 siamo andati in gita a Canzo da soli, senza nessun altra classe. I professori che ci hanno accompagnati sono stati: il prof. Certomà di Italiano, la prof.ssa Basile di matematica e un’altra prof di sostegno di cui non ricordo il nome. Partenza alle ore 7:00 alla fermata dell’autobus, davanti alla scuola Galileo Galilei. Dopo aver preso il 325 Piazza 24 Maggio non siamo più scesi fino a quando non siamo arrivati a Porta Genova. Quindi metropolitana linea verde per Cadorna e da lì il treno alle ore 8:10; siccome siamo arrivati un po’ prima abbiamo dovuto aspettare per venti minuti circa prima di salire sul treno. In treno, secondo me ci siamo divertiti molto, c’erano persone che leggevano ma la maggioranza ascoltava la musica o chiacchierava. Dopo circa un’ora e mezza siamo finalmente arrivati a Canzo, appena scesi dal treno abbiamo conosciuto la nostra guida, Manuela. Si erano fatte quasi le 10:00 quando abbiamo iniziato il cammino per attraversare il paesino e arrivare all’inizio del sentiero geologico, che era molto ripido. La guida ci ha detto che il sentiero che stavamo per percorrere si chiamava “Il sentiero Geologico’’ e poi saremmo giunti al rifugio di Terz’Alpe”. Il sentiero non è stato il massimo della semplicità ma molto faticoso, infatti molti si lamentavano per il mal di gambe. Ogni tanto ci si fermava per osservare alcune rocce e Manuela ci spiegava tutto su esse. Abbiamo camminato per almeno due ore e mezza prima di arrivare al termine del sentiero. L’ultimo tratto del percorso è stato il più faticoso, almeno per me, non mi sentivo più le gambe! Finalmente dopo un po’ siamo arrivati alla nostra meta, chi prima, chi dopo ma siamo arrivati tutti. Non appena ci siamo ripresi abbiamo pranzato. Là non c’era molto campo,quindi non potevamo neanche chiamare a casa per avvisare i genitori, ma ci siamo divertiti molto. Eravamo in una specie di fattoria, c’erano due asini, una mucca, un piccolo bue, delle galline e anche alcune pecore. Dopo pranzo quasi tutti sono andati ad osservarli da vicino, mentre alcune ragazze tra cui anche io, siamo andate a fare le foto con i professori e poi anche agli animali. Verso le 13:30 Manuela ci ha chiamato perché dovevamo fare il gioco dell’ orienteering; ci ha diviso in quattro gruppi e spiegato quello che dovevamo fare. Ad ogni gruppo ha dato un foglietto sul quale c’era scritto quello che dovevamo trovare e come. Non appena trovato il punto dovevamo rispondere alle domande che c’erano scritte sul foglio, correre subito al punto di partenza per arrivare primi e rispondere ad un ulteriore domanda, a seconda delle risposte Manuela ci dava dei punti. Assegnato il punto ci dava un altro foglio con il quale dovevamo fare la stessa cosa. I fogli erano quattro se si rispondeva bene a tutte, venivano assegnati 8 punti; gruppo numero 1 ha vinto, il mio è arrivato 2°. Alla fine del gioco abbiamo ripreso le nostre cose, perché si era fatto abbastanza tardi, abbiamo iniziato la discesa per arrivare di nuovo all’inizio del percorso. Non siamo scesi dalla stessa parte da dove eravamo saliti, ma abbiamo fatto un’altra strada molto meno faticosa. A metà percorso ci siamo fermati per andare in una specie di “negozio” dove venivano fatti e venduti i ghiaccioli al gusto di lamponi, yogurt, yogurt e miele …e molti altri gusti; lì vendevano anche le marmellate ed il formaggio di capra fresco, infatti fuori dal negozio c’erano alcune capre, ma anche della galline. Finito di fare le “compere” abbiamo continuato il tragitto. Dopo un po’ siamo arrivati allo stesso punto da dove eravamo partiti appena arrivati, abbiamo riattraversato il paesino e fermati in un parco per circa mezzora. Da lì poi siamo andati in stazione dove abbiamo. Sul treno molti ascoltavano la musica, alcuni chiacchieravano e pochi leggevano. Come all’andata è passata circa un ora e mazza prima di arrivare in stazione Cadorna. Arrivati non abbiamo preso la metropolitana perché c’era lo sciopero dei mezzi pubblici, quindi alcuni genitori sono venuti a prenderci direttamente lì. Per non far venire lì tutti i genitori il prof Certomà ha pensato che fosse meglio far venire i genitori con cinque macchine, tanto bastavano, così da distribuirci nelle in modo che tutti andassero a casa con quelli che abitavano più vicino, evitando di fare grandi giri. Sistemati tutti nelle macchine siamo partiti per Corsico. Quando io sono arrivata a casa si erano fatte più o meno le 19:15. Comunque a parte il mal di gambe secondo me è stata una bella gita, spero la prima di una serie.
di
Bogoslovu Iuliana Mariana - 3° B - S.M.S. "Verdi" Corsico (MI)




Mi sono svegliata alle 6:30 di mattina, cosa che non faccio molto spesso, perchè mi piace dormire e come tutti i giorni di scuola devo fare la fatica di alzarmi. Alle 6:45 sono giàpronta, esco di casa, scendo con il secondo ascensore, perchè come al solito quello del mio piano è occupato. Arrivo ed è ancora buio, se penso che al liceo mi dovrò alzare con il buio, mi viene sonno!
Il Prof., visto che non sono ancora arrivate Kristal e Solange, mi chiede di chiamarle e dire loro di sbrigarsi. Le chiamo e mi dicono che stavano per arrivare, perchè erano ancora a casa. Cavolo! Spero che ce la facciano ad arrivare in tempo, altrimenti, con chi mi divertirò!? Finalmente arrivano, in sincronia con l’autobus. Saliamo e subito il mezzo parte. Ci avremmo messo 20 minuti al massimo fino per arrivare a Porta Genova, prendere la metropolitana e arrivare faccia a faccia con la stazione Cadorna, erano più o meno le 7:30. Aspettiamo il treno per Canzo per almeno 30 minuti, ma arriva con puntualità. Saliamo e mi metto a guardare come è fatto, di solito io non prendo questo tipo di treni e per lo più a Cadorna; Era bello quel treno, tutto per noi, sapeva di antico, di vecchio. Partito, inizio ad ascoltare la musica sull’Ipod e per finire in bellezza, inizio a maneggiare il cellulare con il bluetooth, come facciamo sempre noi, tutti noi. Passata 1 ora e 10 minuti arriviamo a Canzo dove ci aspettava la guida per portarci nel luogo dove ci sarebbe stata l’escursione. Partiamo dal sentiero geologico dove la guida ci parla del calcare e della sua formazione, di come l’era glaciale ha modificato il territorio e di varie tipi di rocce. Dopodichè arriviamo a Terz’Alpe, il dolore inizia a sentirsi, soprattutto  verso la fine, dove mi devo sedere, perché non ce la facevo più, alla fine dolore o meno, riesco a raggiungere il punto dove c’erano gli altri miei compagni. Erano le 13:30. Ci sediamo su dei tavoli per consumare il pranzo al sacco e intanto chiacchieriamo, fino a che non sentiamo un urlo; era Martina che si era spaventata per una gallina , che dopo un po’ viene punzecchiata dai ragazzi. Com’era buffa!!! Tra sghignazzi e urla ci mettiamo, io,Kristal e Solange vicino alla ringhiera in legno. Intanto i maschi, si mettono a cantare ’’non ti scordar mai di me" e "no stress" com’erano stonati, urlavano come dei matti! Quasi mi bucavano i timpani. Ma poi i nostri occhi puntano i vari animali del posto, nei recinti. Verso le 14:40 iniziamo l’orienteering, si tratta di un gioco di orientamento dove vengono dati dei fogli con su scritto gli indizi, per trovare il luogo e rispondere alla domanda. Io ero con Rosita, Federico, Alfonso e Alex. Iniziamo con una corsa e saliamo a più non posso insieme a Dennis e Domenico, che erano dell’ altro gruppo, cosi per osservare il territorio circostante e, secondo me, un po’ per divertimento. Alla fine troviamo quello che cercavamo, un ponticello da attraversare e davanti a un cartellone informativo. Troviamo la risposta e scendiamo giù tra gli alberi, nel sentiero non tracciato; infatti Federico e Alex cadono. Io non vedo la scena però tutti ridevano. Risi anche io. Appena scesi, diamo il foglietto e ripartiamo con un altro. Eravamo in svantaggio ma ci riprendiamo con l’ultimo foglietto, che ci porta fortuna e ci fa arrivare primi! Dopo un po’ di caos, ritorniamo giù in paese, la gita è quasi finita, sembra non essere passato neanche 1 secondo da quando eravamo partiti. Ritornando giù ci fermiamo in un piccolo cascinale dove compro un sorbetto al lampone e 2 confetture di pere e cannella, una per mio padre e una per mia madre. Arrivati in paese, fino a raggiungiamo un parco dove sostiamo un po’. Salutiamo la guida e iniziammo a starcene un po’ per i fatti nostri. Alle 17:30 andiamo in stazione per prendere il treno. Quel treno era diverso da quello dell’andata, era moderno, azzurro e bianco ed  a due piani. Naturalmente saliamoal secondo piano, proprio come piace a noi. Anche al ritorno ci mettiamo 1 ora e 10 minuti per tornare alla stazione di Cadorna alle 19:00. Ci dividiamo nelle varie macchine, visto che c’era lo sciopero dei mezzi pubblici. Io vado con la madre di Solange a casa. Mi accompagnano in macchina fino al mio portone . E’ stata bella questa gita, oltre a rinforzarsi le gambe mi sono divertita e ho anche avuto la possiblità di stare un po’ con le amiche senza avere compiti tra i piedi.
di
Camilla Troisi
- 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Ci siamo messi d’accordo più o meno una settimana prima, il prof. aveva detto che dovevamo andare a Canzo, in provincia di Como, per fare un’escursione. Avremmo dovuto incontrarci alla fermata del 325, davanti alla scuola elementare, prendere il pullman che ci avrebbe condotto a Porta Genova, quindi la metro per Cadorna e infine treno per Canzo.
Io come al solito sono arrivata in ritardo, non sopporto affatto dovermi svegliare presto, avevo tantissimo sonno, comunque ce l’ho fatta. Circa due minuti dopo il mio arrivo abbiamo preso il pullman. Il viaggio in treno è durato un’ora e dieci, non abbiamo fatto niente di interessante. Io con le mie amiche, Solange e Camilla, abbiamo incominciato a leggere i fumetti, poi, verso la fine, tutti hanno iniziato a mandarsi delle foto con il cellulare, ascoltare musica, insomma a divertirsi un po’ di più.
Dopo il nostro arrivo abbiamo camminato per un po’ , abbiamo fatto una pausa, consumato un po’ di merenda e conosciuto la nostra guida. La salita è stata faticosa, soprattutto per alcune compagne che non ce la facevano più. Ci siamo fermati tante volte soprattutto per guardare delle rocce che si erano formate milioni di anni fa, quando due terre si erano unite, dando origine a montagne costituite da diverse rocce, come calcare selce, ammonite e altri. Proseguendo lungo il sentiero geologico siamo arrivati a destinazione e alla fine ci siamo potuti riposare e fare merenda; ma non era finita dopo un po’ abbiamo iniziato il gioco dell’orienteering, il prof. ce lo aveva detto, ma io me lo ero completamente dimenticato. Eravamo in quattro gruppi e c’erano quattro fasi, il gruppo che sarebbe arrivato per primo e rispondeva correttamente alle domande in tutte le quattro fasi avrebbe vinto. IO ero in squadra con Iuliana, Giuseppe e Paolo. Dovevamo cercare la giusta strada per dove andare, ritornare al punto di partenza e rispondere alle domande che ci faceva la guida. Nella prima fase siamo arrivati secondi, così come nella seconda e nella terza; nella quarta e ultima fase siamo arrivati ancora secondi, ma al primo posto c’era una squadra che era dietro di noi e invece quella che era stata prima durante le tre prime fasi era stata squalificata non so per quale motivo. Alla fine siamo arrivati al secondo posto comunque. Era solo un gioco e si ci doveva divertire io infatti mi sono divertita, ma mi sono pure stancata! Se la strada che avevamo preso all’inizio era sbagliata, dovevamo ritornare indietro e ricominciare per quella giusta, infatti è quello che era successo nell’ultima fase, sul biglietto che ci avevano dato c’era scritto di andare per il sentiero geologico, noi siamo infatti andati per il sentiero geologico, ma quello sbagliato! Al posto di andare per dove eravamo venuti abbiamo proseguito per la continuazione del sentiero. Ritornando ci siamo fermati in un altro posto dove quasi tutti si sono comprati i ghiaccioli, altri hanno comprato del formaggio, invece, come la mia amica Camilla ha preso delle confetture di frutta. Alla fine la guida se n’è andata e noi abbiamo fatto un’altra e ultima pausa. Quindi, abbiamo preso il treno (questa volta c’è stato più baccano rispetto all’andata) e siamo giunti a Cadorna. Da lì abbiamo proseguito in macchina visto che c’era lo sciopero dei mezzi. Alla fine è andato tutto bene, a parte le mie gambe che sono ritornate a pezzi!
di
Kristal Sedigh 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il 30-9-08 ci siamo ritrovati alla fermata dell’autobus alle 6.50 con i nostri insegnanti: il Certomà e la prof di sostegno, Picozzi, mentre la Basile l’abbiamo trovata alla stazione di Cadorna. Il nostro treno partiva alle 8.10 da Cadorna per andare Canzo .
Mi sono divertito sul treno ascoltando la musica (con le cuffie). Arrivati a Canzo abbiamo incontrato la guida e siamo partiti per l’escursione lungo il sentiero geologico. La camminata è stata molto difficile, ci fermavamo ogni volta per vedere i tipi di roccia. Dopo a un certo punto la salita era molto rapida, avevo tutti i muscoli delle gambe che mi facevano male e la sensazione di non farcela, ma alla fine ci sono riuscito. Arrivati al rifugio abbiamo mangiato, avevo tanta fame e sete. Davanti al rifugio c’erano delle capre e degli asini. Prima di ritornare giù abbiamo fatto un gioco di orientamento. La guida ha dato dei biglietti a ogni gruppo, che erano 4. Bisognava completare 4 “missioni”. Quando se ne concludeva una missione la si portava alla guida che ci dava una domanda a cui rispondere. Io ero in gruppo con Giuseppe, Jiuliana, Sedigh. La prima missione l’abbiamo completata, rispondendo esattamente alla domanda. Completata anche la seconda, ma non abbiamo risposto alla domanda, poi tutte le altre si e siamo arrivati secondi. Dopo il gioco ci siamo incamminati per la discesa, molto difficoltosa. A un certo punto ci siamo fermati presso una cascina. Quindil siamo ripartiti e arrivati alla fermata del treno a Canzo. Siamo saliti, e arrivati a Milano Cadorna. Là c’era mio padre che mi aspettava. Questa gita è stata molto divertente, ci siamo comportati bene tranne nel finale.
di
Paolo Petrella 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)



Il giorno 30 settembre siamo andati a fare una gita didattica a Canzo in provincia di Como. Ci siamo trovati alla fermata bus alle 6:50; abbiamo preso il bus alle ore 7,05 per il ritardo di alcuni compagni; siamo arrivati a Porta genova alle 7,20 perché il treno partiva alle 8,10 e abbiamo aspettato con ansia che arrivasse il treno. Siamo saliti, giungendo a destinazione alle 09,21. Ad aspettarci c’era la guida. Arrivati a 400mt di abbiamo fatto una sosta per mangiare qualcosa poi ci siamo rimessi in cammino e abbiamo visto delle rocce lungo il sentiero geologico. Abbiamo conosciuto la serpentinite, il calcare ecc. Poi abbiamo visto una ruota gigante di pietra che serviva per macinare il frumento e il più grande masso erratico della Valle Ravella. Poi abbiamo visto un buco profondo tra due rocce abbiamo fatto ill tratto più difficile alla fine. Siamo dunque giunti al rifugio di Terz’Alpe, dove abbiamo mangiato e poi abbiamo fatto orientamento. Finito l’orientamento siamo ripartiti e lungo la via del ritorno abbiamo fatto sosta presso una piccola cascina, poi via in stazione a prendere il treno delle 17,38. Arrivo a Cadorna alle 18,55, quindi a casa. E’ stata una esperienza fantastica e divertente!
di
Mirko Di Sapio 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il 30 Settembre alle 6.45 ci siamo ritrovati tutti alla fermata dell’autobus per prepararci alla partenza. Ci hanno accompagnato il prof. Certomà, la prof Basile, anche se lei è direttamente venuta in stazione e la prof di sostegno. Anziché partire alle 7.00 abbiamo tardato di qualche minuto, per aspettare due nostre compagne che sono arrivate in ritardo, ma alla fine siamo partiti; abbiamo preso il 325 Piazza 1° Maggio. Occupavamo l’intero autobus e ogni volta che ci fermavamo per far salire la gente, ci dovevamo comprimere sempre più. Dopo una quindicina di fermate siamo arrivati a Porta Genova, siamo scesi per prendere la metropolitana. Anche lì noi occupavamo un vagone intero, e quasi nessuno è riuscito a sedersi come sull’autobus. Dopo tre fermate siamo scesi e con molta facilità abbiamo raggiunto la stazione di Cadorna e prendere il treno per Asso che partiva alle 8.10. Finalmente, dopo venti minuti d’attesa, in cui abbiamo chiacchierato molto intensamente, ecco apparire il binario numero dieci. Con estrema calma ci siamo diretti a bordo. Io mi sono seduta vicino a Rosita e davanti a Martina e Iuliana. Alla partenza tutti si sono messi ad ascoltare la musica, perché il viaggio durava circa 1 ora e 20 minuti; io invece sono restata seduta a guardare fuori o ad ascoltare i discorsi degli altri, cercando di non addormentarmi. Alla fine verso, le ultime fermate, il treno inizia a svuotarsi e la fermata prima della nostra, il treno ormai era completamente vuoto. Noi siamo scesi a Canzo dove ci aspettava la nostra guida, che non si è neanche presentata, ma il nostro prof ci ha riferito che si chiamava Manuela. Subito dopo siamo partiti ed abbiamo attraversato tutto il paese e quando eravamo quasi arrivati all’inizio del sentiero Geologico, che è quello che dovevamo percorrere noi, abbiamo fatto una breve pausa per dissetarci e mangiare qualcosa. Alla fine di questa breve pausa la guida ci ha spiegato che quel percorso che dovevamo affrontare si chiamava sentiero geologico. Ci ha anche detto che in passato quella zona era sommersa dall’oceano che adesso è regredito. Ci ha anche avvertito che durante il tragitto ci saremmo fermati diverse volte per spiegare alcune cose riguardanti le rocce ed altro. vedremo; poi ci ha avvisato anche che il terreno era acciottolato e un po’ ripido. Dopo la spiegazione, finalmente, partiamo tutti pieni di allegria e forza. Abbiamo subito visto vari tipi di roccia: calcarea, selce, queste due pietre erano disposte parallelamente, uno strato di calcare e uno di selce. Poi abbiamo visto un masso erratico molto grande, ma la guida ci ha subito chiarito che molto più avanti ne avremmo trovato un altro molto, molto più grosso.
Procedendo incontriamo un filo teleferico/telegrafico legato ad un tubo che faceva da cassa di risonanza per la risposta, lì ci siamo fermati un bel po’ perché la guida ci ha spiegato che se noi avessimo dato una botta a quel cavo, dopo un po’ avremmo avvertito la risposta, cioè lo stesso numero di colpi alla stessa distanza tra uno e l’altro. Allora tutti noi abbiamo voluto fare una prova. Quindi, si continua a salire, ancora nessuno di noi aveva il fiatone. Più avanti la guida ci ha fatto vedere un masso rosso e una macina a forma di ruota. Da lì la salita inizia a farsi più ripida e noi non ce la facevamo proprio più!! Ma cercchiamo di resistere. Dopo 2h’30’’ di cammino in salita, e dopo aver visto alcune rocce e altre meraviglie e anche dopo aver supplicato per una pausa siamo arrivati al rifugio di Terz’Alpe dove abbiamo pranzato al sacco. Scegliamo il tavolo in cinque: Io, Iuliana, Martina, Rosita, Sara. Io i miei soliti panini, mentre le altre avevano pizze, focacce e altro. Intanto chiacchiera sul perché Sara stesse sempre con i maschi e alla fine abbiamo scoperto che è lei che non vuole stare con noi, perché non le piacciono gli argomenti che noi trattiamo. Finito di mangiare andiamo a vedere due asini che erano lì vicino e poi, come se non bastasse, andiamo a disturbare le povere galline, Iuliana n’è riuscita a prendere una, perché lei in Romania ne aveva tante. Si passa quindi all’attività di Orienteering, ci spiega un po’ come si sarebbe svolto il gioco e poi forma i gruppi. Io sono capitata con Domenico, Dennis e Sara, il gruppo non era dei migliori, però meglio che niente!! Ci hanno dato il foglietto con la domanda e la cosa che dovevamo cercare. La prima prova è andata proprio male, Domenico e Dennis al posto di cercare si sono fatti il giro dei sentieri, mentre io e Sara cercavamo la risposta, alla fine abbiamo l’abbiamo trovata. Siamo andati dalla guida che ci ha dato la seconda domanda a cui abbiamo risposto subito, la terza invece ce l’hanno suggerita, ma se la squadra di Anthony non si fosse comportata male noi saremmo arrivati ultimi, perché non avevamo risposto a tutte le domande! Alla fine del gioco quasi tutti erano arrabbiati, ma iniziamo lo stesso la discesa. La strada era tutta in discesa e i miei piedi urlavano AIUTO!!!!!!!! Durante la discesa Iuliana cercava di chiamare suo padre, ma il cellulare non prendeva, per tutta la discesa Domenico ci ha fatto compagnia a me e a Iuliana, ci siamo divertiti molto! Mentre Rosita e Martina invece sono state davanti con Federico e Dennis e per questo la Iuliana si è arrabbiata e si è sfogata con noi. Alla fine della discesa loro due, l Martina e Rosi hanno hanno comunicato che loro nel treno si sarebbero seduti in fondo con altre persone, perciò io e lei decidiamo che vicino a noi ci sarebbe stato Domenico.
Verso le 16.00 circa arriviamo al parco vicino alla stazione e lì ci siamo stati fino a 5 minuti prima che il treno arrivasse. Saliamo e ci sediamo ai posti previsti. Iniziamo ad ascoltare la musica, mentre Domenico ci faceva ridere. Dopo un’altra ora e mezza di viaggio finalmente arriviamo in stazione, tutti stanchi! Lì ci aspettavano i genitori. Io, Iuliana e il prof. Certomà andiamo con il papà di Martina che si offre di accompagnarci fino a casa. La prima ad andarsene è stata Iuliana, poi io ed infine il prof.
Tutti alla fine di questa giornata eravamo stanchi e appena siamo arrivati a casa ci siamo subito addormentati.
di
Valentina Stancampiano 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il 30 settembre 2008 sono andato in gita con la mia classe in un paesino vicino Como, Canzo. Mi sono dovuto svegliare alle sei visto che la partenza era prevista per le sette davanti alla fermata dell’autobus. Arrivato abbiamo controllato se ci fossero tutti e siamo partiti. Abbiamo preso il 325 alle 7 e dopo alcune fermate siamo scesi a Porta Genova, poi la metropolitana linea verde fino a Cadorna per salire sul treno delle 8:10 per Canzo. Arrivati a destinazione abbiamo incontrato la guida che ha illustrato il percorso che avremmo fatto. Dopo una breve merenda ci siamo inoltrati lungo il sentiero geologico per raggiungere il rifugio a 800 metri: una camminata di due ore e più con molte soste, per vedere delle rocce. L’ultimo pezzo era quello più difficile ma io avevo una fame bestiale e allora sono partito a tutta birra per arrivare il prima possibile. Arrivati su abbiamo mangiato con un’ospite indesiderato, una gallina un po’ ingorda. Finito di pranzare siamo stati divisi in quattro gruppi per il gioco dell’orienteering. Io ero con Domenico, Sara e Valentina. Io e Domenico abbiamo cominciato a girare per il bosco incontrandoci con un altro gruppo e provando a risolvere le prove. Per non rifare la strada dell’andata abbiamo tagliato per il bosco ma Alex e Federico hanno fatto un volo, bucando in un altro sentiero e percorrendolo abbiamo completato la prima prova. Tornati alla base ci hanno dato il secondo dei quattro fogli, l’ultimo per noi, visto che non siamo riusciti a completare le altre due. Finito il gioco ci siamo incamminati sullla strada del ritorno, fermandoci a prendere un gelato artigianale presso una piccola cascina, lo “YOYOLO”. Lì abbiamo visto delle capre che tentavano di accoppiarsi. Poi, arrivati alla stazione, abbiamo preso il treno per Milano e ritornando a casa con le gambe distrutte.
di
Dennis Rovere 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il 30 settembre era in programma un’escursione in montagna a Canzo, (Co). Partiti dalla scuola col pullman alle ore 7 siamo giunti a Porta Genova e da lì abbiamo preso la metropolitana per la stazione di Cadorna. Alle 8:10 partiamo. Il viaggio è durato all’ incirca 1 ora e 10. All’entrata della stazione di Canzo abbiamo conosciuto la nostra guida, che ci ha illustrato il percorso da fare lungo il sentiero geologico. Lungo il percorso abbiamo trovato un’antica macina in pietra, rocce di ogni tipo, dalla Serpentinite alla Selce. Quindi, sempre camminando con una pendenza gradualmente crescente, arriviamo al rifugio di Terz’Alpe dove abbiamo fatto una sosta per più di un’ora e ½. Dopo esserci rifocillati per bene abbiamo partecipato a un’attività molto particolare: l’Orienteering. Questo “gioco “ consisteva nel trovare, a gruppi di 4-5 persone, informazioni, con degli indizi varie cose e oggetti sull’ambiente circostante. Alla fine abbiamo perso… Il resto è stato una “pacchia”. Questa uscita mi è servita molto per imparare cose nuove e a collaborare con gli altri.
di
Francesco Russo 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)



IL giorno 30 settembre siamo andati a Canzo, dove siamo arrivati alle 9:30. Arrivati là, siamo saliti per il paese e con la nostra guida, che ci ha accompagnato lungo il sentiero geologico, preceduto da una brevissima sosta. Dopo la pausa e risalendo lungo il sentiero geologico, abbiamo osservato diversi tipi di una rocce delle quali la guida ci ha spiegato le caratteristiche. La camminata è stato abbastanza facile finché non siamo arrivati al tratto chiamato il “Calvario”, che precede il rifugio di Terz’Alpe dove dovevamo abbiamo fatto la sosta per il pranzo. Arrivati in cima eravamo sfiniti! Abbiamo mangiato e verso le 13:30 abbiamo fatto l’Orienteering. Siamo stati divisi in squadre con il compito di trovare delle lanterne e rispondere a delle domande. Alla fine del gioco ci è stato assegnato il punteggio. Finito tutto siamo ridiscesi per la stazione a prendere il treno che ci ha ricondotto a Cadorna alle ore 19:00.
di
Domenico Campa 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il giorno 30/09/08 siamo andati in gita a Canzo. Ci siamo ritrovati alla fermata dell’autobus 325. Siamo arrivati a Milano Cadorna alle 7:30. Saliti sul treno abbiamo raggiunto Canzo alle 9:30. Poi abbiamo fatto una salita di 440 m. Quando siamo arrivati in cima io ero distrutto. Dopo un po’ ci siamo seduti ai tavolini e abbiamo mangiato i panini. Dopo il pranzo la guida ci ha chiamato e ci per fare l’orientamento. Io sono capitato in squadra con Iuliana, Kristal e Paolo. La gara consisteva ne trovare alcuni punti e rispondere a delle domande. La mia squadra è arrivata seconda. Verso le 16:00 ce ne siamo andati. Abbiamo preso il treno per rientrare Milano alle 19:00. Poi è venuto a prendermi. Questa gita è stata molto stancante ma bella.
di
Giuseppe D’aquino 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




IL giorno 30 settembre alle 6.50 il prof ci aveva chiesto di farci trovare alla fermata dell’autobus per poi andare a Cadorna. L’autobus è arrivato e siamo saliti, poi abbiamo preso la metropolitana per raggiungere la stazione di Cadorna. Mentre attendevamo che fosse pronto il nostro treno si vedeva la gente che correva per prendere il treno oppure c’era chi lo aveva perso. Dopo qualche minuto appare il binario del treno per Canzo. Il viaggio è durato 1h10’che sfruttato per dormire. Arrivati a Canzo abbiamo incontrato la guida, che ci ha portato per il paese e quindi sulla montagna. Dopo 30’ di cammino ho pensato che sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa, però ormai era troppo tardi, e l’unica cosa a tenermi in piedi era il pensiero che dopo la salita ci fosse la discesa. Dopo più di 2h’ arriviamo al rifugio e ci fermiamo per il pranzo. Abbiamo osservato asini, galline e mucche. Quindi, abbiamo fatto l’orienteering, gioco nel quale la mia squadra è arrivata al terzo posto. Finito siamo scesi per riprendere il treno e rientrare a Milano Cadorno alle 19:00.
di
Sara Steri 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)




Il 30 settembre 2008 alle ore 7,10 ci siamo ritrovati alla fermata di via Galilei e abbiamo preso il bus. Scesi a porta Genova abbiamo siamo saliti in metropolitana fino a Cadorna dove, alle 8,10, abbiamo preso il treno.  Alle 9,30 siamo arrivati a CANZO e la guida ci stava aspettando. Ci siamo messi in cammino su per la montagna, siamo saliti fino a 800 metri.  Arrivati, erano le 12,00 e abbiamo fatto la pausa pranzo. Quando erano le 14,00 abbiamo fatto dei gruppi da 4 persone per fare orientamento. Alle 15,00, finito l’ orientamento, ci siamo messi in cammino per scendere e abbiamo fatto una strada diversa dalla salita. Luno  la strada c’era una piccola cascina dove ci siamo fermati.  Abbiamo ripreso il cammino, quando siamo arrivati alla stazione mancava mezz’ora alla partenza del treno e siamo rimasti in un parco a riposarci. Quando era l’ora abbiamo preso il treno e siamo arrivati a Cadorna , dove cerano alcuni genitori dei miei compagni con le auto. Ci siamo salutati e divisi e siamo tornati a casa.
di
Alfonso Pupo - 3^ B

Autori Vari - 3^ B - S.M.S. "Verdi" - Corsico (MI)

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