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SOGGIORNO A ZANZIBAR: "SCUOLA DI VITA"

11/10/2009



Zanzibar è una piccola isola nell’oceano Indiano, un tempo Stato indipendente vicino alle coste della Tanganika.
Poco più di 40 anni fa, Zanzibar si è unita alla Tanganika formando l’attuale stato della Tanzania. La mia vacanza a Zanzibar è stata una delle più belle che abbia fatto. Appena scesa dall’aereo sono rimasta subito piacevolmente colpita dal villaggio vicino all’aeroporto, che ho poi realizzato essere la periferia di Stone Town.C’era tanta umidità che, quasi, mi era difficile respirare, ma la vitalità di quelle poche persone che incontravo, mi dava una sensazione di felicità. In albergo non avevamo una camera come tutte le altre volte, ma un boungalof indipendente fatto di legno ed il tetto di paglia. Il mare d’Africa è veramente unico! Dalla spiaggia di sabbia fine e bianca che sembra borotalco, il mare riflette la molteplicità di colori che variano fra dalle trasparenze cristalline a quelle del verde smeraldo, fino all’intenso blu cobalto. La terra è rossa e molto fertile, per questo motivo la vegetazione è particolarmente rigogliosa; ci sono un’infinità di piante e fiori. Prima di allora, ero stata in Egitto e credevo che l’Africa fosse un paese arido e desertico. E’ la gente che più mi ha colpito, ospitale e gentile, nonostante conducano una vita molto povera; sin da quando si svegliano al mattino il loro unico scopo è guadagnarsi qualcosa da mangiare. L’età media è 30 anni e questo dice tutto. La vita a Stone Town, la capitale, è molto frizzante e, in particolare il mercato, è molto rumoroso e caotico. Tuttavia, il forte profumo di frutta e di spezie è assolutamente gradevole. Ho avuto anche la fortuna di visitare una delle poche scuole del posto. Pensate che in una sola classe ci sono più di 140 ragazzi di età diversa, costretti a fare lezione seduti per terra, per la mancanza di sedie e di banchi.
Insomma, Zanzibar si possono trovare tanti spunti per pensare e discutere. Ho imparato tanto da questo viaggio. Noi in confronto a loro abbiamo tutto! La cosa peggiore è che non ce ne rendiamo conto!
 

Rebecca Costadoni - 3^ B

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