03/02/2011
Negli ultimi decenni le guerre sono state protagoniste a livello mondiale. Noi abbiamo posto l’attenzione su quella della Somalia, regione nel continente africano. La Somalia è attualmente uno degli stati più instabili al livello politico ed economico nel mondo. Nel paese si verificano difatti periodiche siccità e l’acqua potabile è disponibile in modo ridotto, solamente per il 30% della popolazione all’incirca, questo fa si che la situazione economica sia difficoltosa e preoccupante. Il numero di bambini che hanno la possibilità di frequentare la scuola primaria è uno dei meno elevati al mondo. La Somalia, non avendo un governo riconosciuto da tutte le fazioni in lotta, è uno dei pochi stati al mondo a non aver ratificato la Convenzione sui diritti dell’infanzia. La nazione è vittima di guerre civili che ormai durano da più di 15 anni, dopo la caduta del regime di Siad Barre. Alla guerra civile vanno aggiunti poi i frequenti scontri tra comunità agricole e pastorali per il controllo delle terre e delle fonti d’acqua, un fenomeno presente in tutto il Paese, ma molto presente nella zona di confine con il Kenya. Il controllo del territorio che permette lo sfruttamento delle risorse naturali e di altri traffici illeciti, ha provocato circa mezzo milioni di morti, calcolando anche le vittime per carestia e malattie generate dal conflitto. In particolare la conquista di due terzi del territorio da parte dello sceicco Hassan Dahir Aweys ha fatto innervosire la popolazione somala, che promette ribellioni contro la politica di quest’ultimo. L’Italia ha promesso di correre in aiuto della Somalia mediante l’invio di un’ambasciata di volontari, anche l’equipe di medici senza frontiere ha già svolto un grande lavoro attraverso il salvataggio delle vite di migliaia di persone.
Vigini , Scalcucci , Sergi , Cossu