30/04/2013
Il giorno 12 aprile 2013 io, la mia classe e la seconda D, ci siamo ritrovati alle 7.15 di mattina davanti a scuola e dopo circa un quarto d’ora è arrivato il pullman, sul quale siamo saliti tutti con entusiasmo e tanta fretta, per occupare i posti migliori. Una volta partiti, sul pullman c’era molto caos perché tutti chiacchieravano, forse un po’ troppo ad alta voce, e si divertivano in attesa di arrivare a Mantova, prima meta della nostra uscita didattica. Dopo circa due ore e un quarto di viaggio, trascorso interamente tra scherzi e risate, siamo arrivati a destinazione. Scesi da pullman, ci siamo incamminati per le strade di Mantova fino a raggiungere il palazzo Te, chiamato così, in quanto abbreviazione del nome dell’isola sulla quale esso sorge: “Tejeto”. Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, dall’architetto italiano Giulio Romano, il Palazzo Te si divide in numerose stanze, tra le quali troviamo: -La camera di Ovidio o delle Metamorfosi nella quale sono affrescate, nella parte superiore delle pareti, scene mitologiche alternate a rappresentazioni di paesaggi. -La camera delle imprese nella quale sono affrescati, nella parte superiore delle pareti, dei bambini che tengono in mano scudi sui quali sono rappresentati simboli della famiglia Gonzaga. -Camera del sole e della luna nella quale è affrescata, al centro del soffitto, una scena che rappresenta il carro del Sole e il carro della Luna, condotti rispettivamente da Apollo e Diana. -La sala dei cavalli nella quale sono presenti i ritratti in grandezza naturale dei sei cavalli preferiti della famiglia Gonzaga ed era la sala destinata al ballo. -La camera di Amore e Psiche che è la sala da pranzo del duca, interamente affrescata e ogni parete raffigura la storia di Psiche che è il simbolo dell’amore del duca per Isabella Boschetti. -La camera dei venti o dello zodiaco che presenta i vari segni zodiacali affrescati sul soffitto e, sulle pareti, in corrispondenza dei segni zodiacali, vi sono affrescate scene che rappresentano particolari abilità nelle quali le persone di un certo tipo di segno zodiacale eccellono. -La camera delle aquile, camera da letto di Federico e che presenta aquile ad ali spiegate nelle lunette agli angoli della stanza e affreschi di favole pagane. -La camera dei giganti nella quale è presente un affresco della Caduta dei Giganti che ricopre la sala dalle pareti al soffitto e rappresenta la battaglia tra i Giganti che tentano di salire l’Olimpo e Zeus. Terminata la visita guidata di palazzo Te, ci siamo recati in una piccola biblioteca non tanto distante, dove abbiamo usufruito dei bagni per rinfrescarci e dalla quale siamo passati per andare in un parco adiacente molto grande, dove abbiamo pranzato velocemente con il cibo portato da casa. Pur non avendo ancora finito, su richiesta dei professori, ci siamo incamminati verso il luogo dove, il pullman, ci aveva lasciati al nostro arrivo a Mantova. Durante il tragitto, i professori, ci hanno concesso di fare una sosta di circa mezz’ora per concludere il pranzo e girare liberamente, tra i negozi più belli di Mantova. Al termine del tempo libero concessoci, abbiamo ripreso il nostro cammino e, giunti al pullman, abbiamo iniziato il viaggio, di circa un’ora e quaranta, verso Soragna. Giunti a destinazione ci siamo recati verso la Rocca, la quale fu costruita dai marchesi Lupi dopo la concessione del duca, di Milano, Gian Galeazzo Visconti, nel 1385 e che in seguito fu trasformata in una residenza signorile. Iniziata la visita guidata dell’edificio, abbiamo potuto ammirare numerose sale, tra cui la “sala delle grottesche”; la “sala rossa”, con ritratti di Giampaolo IV Meli Lupi e sua moglie Ottavia Rossi di San Secondo; la "sala degli stucchi", affrescata dai Bibiena; la "sala del Trono", con pareti decorate da velluti; la "galleria dei poeti", con le raffigurazioni di dodici tra i maggiori poeti, e che si affaccia sul laghetto del parco sottostante; ed infine la cappella di famiglia. Terminata la visita ci siamo recati al pullman e abbiamo iniziato il viaggio di ritorno verso Corsico. Leggi il resto...